mercoledì 6 febbraio 2013

Fedora 18 e il nuovo installer

Con l'uscita di F18 è arrivato anche un nuovo installer perchè evidentemente si sentiva il bisogno di rinnovare il vecchio Anaconda, anche se il nome è rimasto lo stesso.
Secondo me è peggio di prima.
Il problema è sempre lo stesso ormai, mi spiace dirlo, si vuole rende tutto il più semplice possibile, il che può essere una buona cosa per l'utente alle prime armi ma alla fine ci si ritrova con uno strumento meno flessibile di quello precedente, che magari per qualcuno non esperto risultava troppo complicato.
Per prima cosa la selezione del software è molto limitata, si possono scegliere tra i classici DE come Gnome, il default, KDE, Xfce e Lxde ma per quanto riguarda il software la scelta è limitata a poche voci.
Non è la fine del mondo in quanto ci si può sbizzarrire una volta installato il sistema di base.
Molto peggio per quanto riguarda il tool di partizionamento del disco che sul PC di prova mi ha fatto qualche difficoltà a ripartizionare il disco sul quale c'era già una tabella delle partizioni di una precedente installazione di Lubuntu. In pratica il partizionamento automatico insisteva nel voler mantenera anche la vecchia partizione di SWAP e così ne proponeva 2 la vecchia e quella creata dall'installer.
In realtà nulla di trascendentale ma mi è sembrato piuttosto scomodo lavorare sulle partizioni con questo tool, meno intuitivo, a mio avviso, di quello precedente.
In fase di installazione, come nelle versioni precedenti, viene richiesta la password per l'utente root mentre la creazione di un utente "normale" viene demandata dopo il primo riavvio al termine dell'installazione del sistema.
In conclusione non è che il nuovo installer sia poi così diverso dal precedente, per me è un pò peggiorato ..... ma io ormai sono come quei "vecchietti" che trovano da ridire su ogni novità ( o presunta tale ).

Nessun commento:

Posta un commento