sabato 7 dicembre 2013

Repository VirtualBox

VirtualBox è un ottimo emulatore che permette di eseguire un gran numero di sistemi operativi, da Windows NT fino a Windows 8.1, qualsivoglia distribuzione linux, Solaris dalla 10 in poi, i vari BSD e anche Android per x86.
Per me è un must irrinunciabile.
Il bello è che è disponibile sia per Windows, linux, Mac OSX ( x86 non PPC ) e anche Solaris, quindi anche dal punto di vista del sistema guest la scelta non manca.
Per quanto riguarda linux è pacchettizzato per un buon numero di distribuzioni ed è possibile configurarlo anche per essere mantenuto aggiornato attraverso i repo dedicati per Debian/Ubuntu e anche Fedora, qui si trovano le istruzioni per la configurazione.
La possibilità di tenere l'applicazione aggiornata con un :
apt-get update
apt-get upgrade
per Debian/Ubuntu o un :
yum update
per Fedora è sicuramente comodo.
Ma c'è un problema, almeno io lo ho sempre, e cioè la lentezza esasperante nel download.
Tutte le volte che c'è da aggiornare VirtualBox il download risulta sempre lentissimo fino a scendere all'esasperante velocità di poche centinaia di bytes al secondo, sì centinaia di bytes non kb, magari, e spesso si ferma e non scarica più.
Fino ad ora, infatti, ho sempre optato per scaricare il pacchetto dal sito e installarlo manualmente con dpkg o rpm a seconda della distribuzione.
Lo ho solo io questo problema? non mi stupirebbe visto che sono il ritratto della sfiga.
Fortunatamente in VirtualBox c'è un'opzione per controllare la presenza di aggiornamenti, comoda e indispensabile se l'host è Windows o Mac OS X, e quindi comoda anche per linux così so che mi devo scaricare il pacchetto, installarlo e poi gli eventuali aggiornamenti della distribuzione non subiscono blocchi/rallentamenti per dover aggiornare VirtualBox.
 

sabato 30 novembre 2013

Debian 7.2 con KDE

Su un ormai obsoleto Pentium 4 avevo una vecchia e fedele Squeeze con Gnome 2 e dopo aver provato il passaggio a Wheezy con Gnome 3 mi sono ritrovato con un sistema praticamente inusabile in quanto la scheda video ATI Radeon 9000 non  è abbastanza potente ..... e la modalità fallback di Gnome 3 non mi piaceva per niente.
Avevo quindi optato per XFCE che in effetti andava alla grande, ma visto che ogni tanto mi prende un certo masochismo ho deciso di provare a installare KDE, che di sicuro non è un esempio di leggerezza.
Devo dire che mi sono dovuto ricredere.
KDE viene in versione 4.8.4 e con gli effetti del desktop attivi si comporta piuttosto bene, ovviamente non ho attivato quelli "più fighi" perchè comunque la scheda grafica è orami quello che è, ne mi interessa averli attivi.
Quello che mi interessava vedere era appunto se KDE girasse ancora bene con hardware video ormai datato o avesse preso la stessa strada di Gnome 3 e quindi tanti saluti.
Con KDE, e il tema Oxygen di default, la prima cosa che salta all'occhio è quanto facciano pena le applicazioni GTK.
Il problema è risolvibile, almeno in parte, installando i seguenti pacchetti :
    gtk2-engines-oxygen
    gtk3-engines-oxygen
rispettivamente per le GTK2 e le GTK3, poi controllare che in "Impostazioni di sistema/Aspetto delle applicazioni/GTK configuration" sia attivo il tema GTK-Oxygen.
Ovviamente la velocità di risposta non è quella di XFCE che ormai considero il miglior DE in circolazione, poi a me personalmente KDE non è mai piaciuto molto da quando è passato alla versione 4, con il vecchio ramo 3 invece mi trovavo molto bene.
Comunque sono contento che KDE 4 sia ancora usabile e non abbia voltato le spalle a coloro che hanno ancora dei vecchi PC che in ogni caso possono ancora fare il proprio dovere.
La forza di linux e dei progetti opensource .....


domenica 20 ottobre 2013

Kubuntu/Lubuntu 13.10

Il 18 ottobre è arrivata la nuova versione di Ubuntu e delle sue derivate.
E' già da un pò di tempo che non sono più un grande fan di Ubuntu, da quando ho definitivamente abbandonato Xubuntu sul mio portatile dopo i continui errori, anche se non gravi, e il rallentamento generale. Erano i tempi della 12.04 se ben ricordo.
Ora su un PC con AMD Turion64 uso Lubuntu, poco perchè poco uso quel PC, e su un DELL ho attualmente installato Kubuntu, al momento stò scrivendo da questo PC, però è un PC che uso spesso e volentieri per testare diverse distribuzioni linux, o altro, senza dover ricorrere alla virtualizzazione.
Detto questo devo dire che l'aggiornamento dalla release 13.04 alla 13.10 è stato come sempre semplice e indolore, a mio avviso uno dei punti di forza di Ubuntu e derivate.
Il kernel attuale sulla release 13.10 è un 3.11.0-12 quindi molto recente e per quanto riguarda KDE la versione è la 4.11.2 quindi anche in questo caso l'ultima versione stabile.
L'unico problema che ho avuto è con i repository di terze parti, precisamente Dropbox e VirtualBox che non sono ancora disponibili per saucy, il nome in codice della 13.10.
Con Kubuntu anche dopo l'aggiornamento non ho notato problemi, il DELL è un notebook con CPU Intel T7500 e 4 giga di RAM, quindi non proprio l'hardware più recente del mondo ma il comportamento di KDE è piuttosto fluido e tutto il sistema in genere risponde bene.
Con Lubuntu invece qualche problema dopo l'aggiornamento lo ho avuto, nulla di grave, solo i soliti messaggi di applicazioni andate in crash che al lato pratico non danno problemi, in un caso si trattava di un'applicazione per la cache del menù .... o qualcosa del genere, nell'altro all'uscita da firefox un messaggio di errore su un plugin.
Anche con Xubuntu, ai tempi in cui lo usavo, avevo sempre messaggi di errore sul demone colord che poi in pratica non sembrava creare nessun problema ma era una vera rottura vedersi tutti i santi giorni, o quasi, questa segnalazione.
In generale devo dire che Ubuntu e derivate sono ancora ottime distribuzioni anche se leggo spesso molte lamentele su errori e/o mancate configurazioni di alcune device, o altri problemi, per cui bisogna intervenire manualmente per risolvere il problema.
Personalmente non ho mai avuto di questi problemi anche se devo dire che la stabilità di Ubuntu e derivate mi sembra andata via via peggiorando.
Sono scelte personali che dipendono da cosa si ritiene più importante tra stabilità e facilità d'uso, software aggiornato.
Io uso principalmente Debian che nella sua versione stabile attuale ha un kernel 3.2 che può non essere sufficentemente aggiornato per supportare l'hardware più recente e in generale le applicazioni dai repository Debian non sono proprio le più recenti.
Arch linux invece porta kernel e applicazioni aggiornatissime ma richiede più competenze da parte di chi la utilizza, come Debian ma con la filosofia della rolling release.
Ubuntu, che secondo me è criticata ma un pò ingiustamente, vuole offrire una distribuzione linux per avvicinare gli utenti a linux, anche aziendali, senza che questi debbano avere una competenza specifica.
Non è sbagliata come cosa, c'è molta gente che usa Windows solo perchè lo trova sul PC e non perchè ritenga che Windows sia un ottimo sistema operativo, che non lo è ovviamente.
Il problema, e non so quanto sia risolvibile, è che se vuoi offrire una distro linux a chi di linux non ne sa nulla, e giustamente non ne vuole sapere nulla perchè magari interessata solo ad essere produttiva con il proprio PC ma che vuole usare qualcosa di opensource, libero e gratuito, ti porta a fare delle scelte che non incontrano la simpatia di chi linux lo conosce.
Unity per esempio secondo me è una c...ta pazzesca, idem Gnome 3, ma forse per chi si avvicina a linux e ha già uno smartphone gli sembra un'ottima cosa ... non lo so se è così, ma immagino che alla Canonical non siano proprio fessi, avranno dei motivi per insistere con Unity e con il nuovo server grafico MIR.
Concludendo continuo a credere che Ubuntu e derivate siano ancora delle buone distribuzioni, non le migliori per me questo è poco ma sicuro, ma la distribuzione migliore si sa è quella che risponde alle proprie necessità per cui ogninuo a la sua.
E poi Ubuntu è sempre linux, basta con la scusa che è come Windows perchè configura tutto da solo ecc., apri un terminale è impara a usare la shell, le pagine di manuale, guarda i file di configurazione, insomma anche se è Ubuntu non è una scusa per non imparare linux come si deve.
Anche chi vuole imparare linux ma è all'inizio può partire con una Ubuntu che gli configura tutto del suo PC e poi man mano che ci si impratichisce si può  pensare di passare a qualche distro più leggera e più tosta.
Quando vedo di utenti che si avvicinano a linux e partono con Debian e non sono in grado neanchè di eseguire i comandi base della shell e chiedono se gli si spiega per filo e per segno a installare  i driver proprietari ATI o Nvidia, o peggio compilarli per qualche device non supportata, o magari di installare un kernel da backport ...... beh mi viene da dire installati Ubuntu, fatti un pò le ossa e poi quando non sei più "verginello" passa a Debian.

martedì 15 ottobre 2013

FreeBSD 9.2

Ultimamente mi sto avvicinando a BSD con un pó piú di convinzione .... forse.
Comunque sul mitico e incrollabile Prostar P3 per il quale ho 4 dischi IDE in 4 cassetti separati e facilmente estraibili dal notebook senza l'uso di viti ho deciso di provare anche FreeBSD, oltre a NetBSD e OpenBSD.
L'installazione non é stata problematica anche perché mi sono limitato solo al sistema base senza avventurarmi nell'installazione di un qualsivoglia DE, cosa che proveró piú in la.
Dopo l'installazione mi sono peró subito imbattuto in due piccoli problemi, risolti grazie a una veloce ricerca in rete.
Primo problema il mio utente non privilegiato non era autorizzato a usare il comando su per diventare root, dalla pagina di manuale di su scopro che l'utente deve essere nel gruppo wheel, oppure modificare il comportamente di su intervenendo su pam editando un file che ora non ricordo.
Comunque mi dico beh uso il comando usermod e mi aggiungo al gruppo wheel .... peccato che il comando usermod non esiste.
La soluzione é nel comando pw e piú precisamente con :

pw user mod utente -G wheel

dove utente é il proprio utente, comando da eseguire dopo essersi loggati come root.
Il comando pw si usa per modificare una valanga di parametri relativi all'utente e non solo il gruppo, la pagina di manuale é molto completa e fa quasi paura a doverla leggere.
Primo problema risolto.
Secondo problema : l'installazione di pacchetti precompilati con pkg_add, come gli dico che deve scaricarli dal sito ftp di FreeBSD ?
Con OpenBSD bisogna settare la path in una variabile d'ambiente e poi il comando scarica i pacchetti usando il sito indicato sempre che il pacchetto non sia presente in locale per cui si usa l'opzione -d .... ho mi sbaglio con Solaris ?
OK lasciamo stare, per FreeBSD si usa l'opzione -r e il comportamento di default é quello di scaricare il pacchetto e le dipendenze in base alla release installata e all'architettura, i386 piuttosto che amd64 ecc.
Beh si puó anche usare il comando sysinstall che permette di configurare il sistema e anche di scaricare i pacchetti esaminando delle liste separate per tipologia di software, molto comodo se non si sa esattamente cosa si vuole installare, cioé ti fai un giro nella sezione editor e vedi se trovi qualcosa che ti interessa per esempio.
Per ora mi sono installato la bash che uso al posto di sh per il mio utente, sudo .... non nel senso che ho caldo, il comando sudo per eseguire programmi come root. E poi qualche altra applicazione che torna sempre comoda come Midnight Commander, Nmap e altro.

I vari BSD sono parecchio diversi da linux sotto molti aspetti, comandi di gestione del sistema compresi, e spesso sono diversi anche tra i vari BSD peró é sempre bello imparare qualcosa di nuovo ..... certo con il rischio di andare in confusione tra un sistema operativo e l'altro ..... ma questo capita solo a me che sono un pó rinco .... magari anche senza il pó. Sigh.


sabato 12 ottobre 2013

Stampante laser Samsung ML-2160

Dopo anni di onorato servizio la mia stampante Samsung ML-1210 ha dato forfait, la accendo e comincia a fare un rumore pazzesco di ingranaggi che non ingranano ..... insomma è andata.
Ho provato a smontarla, non che sia un tecnico ma provare non costa nulla, e sembra che gli ingranaggi che agganciano il rullo della cartuccia del toner non funzionino più a dovere.
Il dubbio è che magari il problema è nella cartuccia e allora con 20 euro compro un toner compatibile, non quelli originali che costano uno sproposito, ma se il  problema non è quello mi ritrovo con un toner nuovo, uno quasi nuovo che è nella stampante e la stampante rotta.
Quindi per la spesa di 54 euro ho comprato una nuova stampante Samsung ML-2160.
Le varie distribuzioni che uso, Debian, Ubuntu, Arch e Fedora non hanno i driver per questa specifica stampante e sul CD che accompagna la stampante ovviamente non c'è traccia di driver linux ma è sufficiente andare sul sito della Samsung per scaricare il pacchetto "Print Driver".
Poi una volta scaricato e scompattato l'archivio basta lanciare lo script di installazione, rispondere alle poche domande poste e poi procedere all'installazione della stampante.
L'installazione io la faccio di solito usando l'interfaccia WEB di CUPS collegandomi quindi all'indirizzo localhost:631 ma si può anche usare lo strumento grafico che accompagna la propria distribuzione.
Fatto questo si potrà utilizzare la stampante anche con il nostro amato pinguino.
Di questa stampante esiste anche il modello wireless per circa 20 euro in più.
Dal sito è anche possibile scaricare l'utility Smartpanel per la cui installazione c'è da tenere presente che richiede la libreria libnetsnmp.so.10 che è piuttosto vecchia, anche in Squeeze c'è una versione successiva, quindi bisogna creare un link simbolico con il seguente comando :
ln -s /usr/lib/libnetsnmp.so.XX /usr/lib/libnetsnmp.so.10
dove XX è il numero di versione attualmente presente sulla ns. distro.
Ho provato a installare il pacchetto su Debian Squeeze a 32 bit e oltre a questo comando ho dovuto aggiungere anche libstdc++5 che non era installata e al termine mi sono trovato un'icona per Smartpanel dove è possibile vedere lo stato del toner.
Diciamo pure che una volta installato il pacchetto dei driver il resto lo si può pure lasciare perdere che non è che si rinunci poi ad un granchè.
Detto questo per il momento mi posso considerare soddisfatto della stampante e anche del supporto offerto da Samsung, almeno per i driver visto che per le applicazioni di corollario c'è sempre da dover smanettare un pochetto.
Purtroppo questo è il problema che si ha con linux e le applicazioni proprietarie, cioè sono spesso linkate a versioni di librerie vecchie e quindi richiedono un intervento non sempre alla portata dell'utente medio.
Speriamo solo che duri tanto quanto la vecchia Samsung ML-1210, R.I.P.

 

domenica 29 settembre 2013

NetBSD 6.1.1

Premesso che non sono mai stato un grande fan di BSD e che l'unico con il quale mi sono cimentato un pò è stato solo OpenBSD ho deciso di fare ancora qualche prova con NetBSD.
Ho provato a installare il sistema operativo sul più vecchio dei PC che ho a disposizione, un rudere di Pentium 3 a 500 Mhz ( o 550 ? ) con 256 mega di RAM.
Avevo già provato in passato con NetBSD 6.1 e durante il boot il kernel andava in freeze, e succede ancora, quindi nulla da fare.
E' un vecchio PC sfigatissimo evidentemente visto che anche FreeBSD 9 si blocca e non è quindi possibile l'installazione.
Sfigato o no però OpenBSD si installa e gira senza problemi considerando anche che la scheda di rete è su PCMCIA e viene riconosciuta senza problemi, idem per quanto riguarda linux.
Abbandono quindi il portatile, si il relitto è un vecchio notebook che pesa uno sproposito, roba di fine secolo scorso, o inizio 2000 non ricordo, sul quale al momento gira una storica Debian Etch.
L'altro grande vecchio, sia come dimensioni che come età, è sempre un notebook della stessa famiglia del precedente solo che monta un Pentium 3 a 1 GHZ e ben 756 mega di RAM, accetta l'installazione senza problemi.
Devo dire che rispetto a quello che ricordavo delle vecchie versioni di NetBSD l'installazione è migliorata parecchio in termini di facilità d'uso, anche se mi sembra più fruibile quella di OpenBSD.
Innanzitutto l'installer non fa granchè per la configurazione delle slice nella partizione del sistema operativo, ne propone una sola per la dimensione dell'intero disco mentre OpenBSD creava un layout automatico con diversi punti di montaggio. Probabilmente ai fini pratici non cambia nulla.
Non viene neanchè chiesto di creare un utente "normale", cosa che invece OpenBSD fa, per cui bisogna crearlo in occasione del primo login che ovviamente sarà fatto come root.
Punto a favore di NetBSD è invece che già in fase di installazione viene chiesto di configurare il repository, chiamiamolo così, per lo scaricamento dei package precompilati dal sito di NetBSD.
L'unica cosa a cui fare attenzione è che viene proposta la path errata in quanto riporta il numero di versione come 6.1.1 mentre sul sito i package sono nella cartella solo come 6.1 ....... a saperlo direte voi, si è vero ma visto che un pò di dimestichezza ce la ho non avuto difficoltà a capire che l'errore stava lì.
Per il momento ho quindi un sistema NetBSD nudo e crudo dove ho installato solo pochi pacchetti a carattere per l'uso da console.
Una cosa seccante è la notevole lentezza nello scaricamento dei pacchetti, anche con OpenBSD ho lo stesso problema, probabilmente dovrei cercarmi un mirror più vicino perchè un download che non va oltre i 40K/b non invoglia a installare un granchè.
Proverò anche a metterci su un ambiente desktop leggero leggero se ci riesco, già perchè l'esecuzione di startx a riportato un errore nel configurare la scheda video, una stramaledetta vecchia ATI Rage che anche con linux da sempre problemi.
Chissà che non diventi un mago di BSD con il passare del tempo ..... dubito fortemente.

sabato 31 agosto 2013

Installare Ubuntu con Wubi

Wubi è un programma per Windows che permette di installare Ubuntu, anche le derivate ufficiali come Kubuntu/Xubuntu/Lubuntu, come se si trattasse di un'applicazione Windows.
Il programma di installazione, ce ne è una versione specifica per ogni versione di Ubuntu, attualmente è per la 12.04, permette di fare il download dell'immagine ISO scelta e crea un file con l'immagine del disco con la dimensione che si vuole assegnare ad Ubuntu e al termine creà una voce nel menù di boot di Windows per avviare il nuovo sistema operativo.
Questo programma, che esiste solo per Ubuntu e non è adattabile ad altre distribuzioni, salvo la modifica dei sorgenti credo, esiste già da parecchio tempo ma onestamente non lo avevo mai usato.
Di solito io uso linux come sistema primario sui miei PC, a parte uno dove è installato Windows 7 e che uso, malvolentieri, per lavoro, l'altro PC che uso sempre per lavoro monta Debian linux e una macchina virtuale con Windows XP per lo sviluppo software in questo ambiente.
Personalmente preferisco se necessario ricorrere al partizionamente del disco fisso in modo da lasciare spazio per l'installazione di linux, qualsiasi distribuzione si voglia.
Quindi l'uso di Wubi non mi è mai sembrato una soluzione da adottare.
E' anche vero che per un novellino che si vuole avvicinare a linux questa è comunque una soluzione semplice e valida in quanto a dei vantaggi rispetto all'installazione in una macchina virtuale o reale.
Per prima cosa con Wubi di virtuale ce solo il disco fisso che altro non è che un file nel file system di Windows ( beh questo non è che mi tranquillizzi molto ) e quindi è possibile vedere se Ubuntu riconosce tutte le periferiche, audio e scheda video in primis, e quindi sfruttare tutta la potenza del PC.
La virtualizzazione ovviamente pone dei limiti dal punto di vista dell'hardware, che è appunto virtualizzato, però permette di gestire l'installazione in modo più preciso, infatti con Wubi la personalizzazione dell'installazione è limitata.
E' ovvio che l'uso di una macchina virtuale elimina molti dei problemi che si possono aver con l'hardware reale e permette di avere un sistema pulito sul quale lavorare e concentrarsi per imparare linux, sempre che questo sia lo scopo.
Wubi è un buon sistema per installare Ubuntu senza doversi preoccupare di ridimensionare partizioni, creane di nuove, scegliere layout delle stesse e altre amenità del genere. Quindi può essere un buon modo per avvicinarsi a questa distribuzione, considerando anche che se non dovesse piacere è sempre possibile disintallare Wubi dal pannelllo di controllo di Windows recuperando lo spazio usato, o sprecato, dall'installazione di Ubuntu.
Insomma che lo si ritenga utile o no Wubi è l'ennesima dimostrazione della libertà di scelta che si ha nel mondo linux, in questo caso limitata al mondo Ubuntu, però non si può certo dire che non ci sono i mezzi per provare linux anche senza avere particolari conoscenze ..... almeno per l'installazione.
 
 
 

sabato 17 agosto 2013

OpenIndiana 151a8

Dopo un'eternità di silenzio sul fronte è arrivato un mega aggiornamento per OpenIndiana distribuzione nata sulle ceneri di OpenSolaris.
Dall'attuale versione 151a7 risalente a ottobre 2012 si è passati alla 151a8 con un download di circa 500 megabytes e la'ggiornamento di 900 pacchetti e rotti.
Sul sito di OpenIndiana non si trova notizia dell'aggiornamento e neanche un link al download della nuova immagine ISO aggiornata che è reperibile da qui, la notizia è riportata su distrowatch in compenso.
Sul wiki di OpenIndiana invece la notizia è presente, boh e tenerli aggiornati entrambi o meglio avere un solo sito ?
Al termine dell'aggiornamento viene creato un nuovo boot environment per avviare la versione aggiornata, oppure in caso di problemi è possibile al boot selezionare la vecchia release, questa è una caratteristica piuttosto interessante di questo OS.
Per le novità introdotte si può trovare qualcosa qui.
Per quanto riguarda il futuro di Solaris, indipendentemente da quale distro si utilizzi, resto ancora dubbioso, ma ammetto che non sono ne un esperto ne un fan di questo OS.

domenica 4 agosto 2013

Kingsoft Office

Su linux quando si pensa ad una suite software per l'ufficio si pensa a OpenOffice o meglio ancora a LibreOffice.
Su tutte le nuove distribuzioni c'e' LibreOffice anche se lo sviluppo di OpenOffice e' ripreso come Apache OpenOffice quindi non piu' legato a Sun/Oracle ed e' ora giunto alla versione 4 disponibile anche per linux ma che non mi pare di aver visto come proposta di default su nessuna distribuzione.
Esiste anche Calligra che dovrebbe essere maggiormente integrata in KDE rispetto a Libre/OpenOffice ma che non ho mai provato quindi mi astengo da ogni commento, magari in futuo la provero' su Kubuntu, se presente nei repository standard.
Ma torniamo al titolo del topic. Kingsoft Office.
Questa suite che esiste sia a pagamento che in versione gratuita per Windows e Android, in questo caso gratuita e basta, viene proposta in versione beta anche per linux ..... ma non la si trova sul sito.
Comunque, dopo una ricerca in rete, ho trovato come e dove scaricare il pacchetto per Debian/Ubuntu, dovrebbe esistere anche il pacchetto RPM e TAR.GZ comunque.
Dopo aver aperto un terminale ed essersi posizionati in una cartella a ns. piacere, io uso ./tmp sotto la mia home directory, eseguire questi comandi :
su Ubuntu 12.04 il pacchetto si installa senza problemi, con Debian Squeeze non funziona in quanto le librerie di sistema sono troppo vecchie rispetto alle richieste del software, nessun problema con Wheezy invece.
Al primo avvio viene segnalata l'assenza di alcuni fonts che andranno recuperati da qui, si e' in cinese, per il download bisogna premere il pulsante dove c'e' la scritta "(241.82K)" la dimensione del pacchetto ...... beh magari sapete leggere il cinese.
Installato il pacchetto si puo' avviare la suite che si compone di foglio elettronico, elaboratore di testi e programma di presentazione.
Devo dire che su una macchina virtuale Windows XP ho installato il programma e lo uso per quel poco che faccio di EXCEL e WORD e mi sembra abbastanza compatibile con MS Office, la grafica del programma mi sembra un pelo pesante.... in pieno stile MS Office.
Su linux ..... lo tengo e provo per un po', benche' a meno che non abbia un maggior livello di compatibilita' con MS Office rispetto a LibreOffice, non credo abbia molto senso utilizzare un'applicazione "closed source" viste le alternative disponibili.
Infatti va tenuto presente che non e' disponibile come applicazione a 64 bit nativa, che e' una beta ..... che trovarla e' quasi una caccia al tesoro, che sebbene presente come file .deb non e' detto che giri su tutte le distribuzioni compatibili, e che continui a girare anche in futuro in seguito ad aggiornamenti delle librerie di sistema sulla ns. distro.
Inoltre, personalmente, non amo installare applicazioni che non abbiano un loro repository gestito, come per esempio Dropbox o VirtualBox che grazie ai loro repo vengono mantenute aggiornate in automatico e di solito senza problemi. Quindi non e' che abbia tutta questa fiducia su quanto possa restare in circolazione questo programma e quanto possa "sfondare" nel mondo linux, ma provare non costa nulla.

sabato 20 luglio 2013

OpenSXCE un'altra distribuzione Solaris

Dopo che Sun è stata acquisita da Oracle OpenSolaris è andato praticamente a quel paese.
Oracle distribuisce e mantiene Solaris 11 che gira sia su cpu Intel/AMD, purchè a 64 bit, che SPARC, anche se di queste ultime solo le più recenti sono supportate.
Da quando ho installato Oracle Solaris 11 con desktop Gnome di aggiornamenti ne sono arrivati pochissimi e da qualche mese non arriva nulla.
Altra distribuzione è OpenIndiana, anche questa con desktop Gnome e ormai nessun aggiornamento.
E' ben vero che Solaris è un sistema operativo per server e che quindi l'ambiente desktop è di poca importanza, ma è anche vero che quando il progetto era sotto l'egida di Sun uscivano regolarmente le immagini ISO di Solaris Express Community Edition le cui ultime ISO si possono scaricare da qui e che sembrava avere anche un occhio di riguardo al desktop.
Poi c'è stata Schillix, Belenix .... tutti progetti che se non sono fermi poco ci manca.
Ricordo anche Nexenta che sembrava promettere bene fornendo un sistema Solaris con userland e applicazioni gestiti con apt-get come in Debian/Ubuntu e c'era questa ISO che una volta installata forniva un desktop Gnome con un tema quasi identico a quello di Ubuntu, poi più nulla.
Le successive ISO installavano solo un sistema a carattere e non c'è stato più verso di riuscire a installare Gnome, nonostante che sul sito ci fossero le istruzioni che spiegavano come farlo.
Poi c'è stato un altro progetto, di cui non ricordo il nome, che forniva Solaris con XFCE come ambiente grafico .... pure questo non so dove sia finito.
L'ultimo progetto che mi è capitato di vedere è questo OpenSXCE, da quello che ho potuto capire è un progetto seguito e gestito da una sola persona, cosa che onestamente non mi sembra il massimo nonostante le grandi capacità del soggetto.
Sicuramente il tipo sa quello che fa, lo ricordo in quanto è stato il primo a rilasciare una live per SPARC di Solaris che si chiamava Martux, ho ancora quella ISO che uso ogni tanto sui miei due portatili SPARC.
Ora con questo progetto fornisce OpenSXCE sia per i classici PC che per macchine SPARC.
A mio parere il progetto è ancora piuttosto giovane e onestamente non so quanto possa andare lontano, se intorno a Solaris e a questo progetto non si crea una comunità sarà difficile che possa durare ..... visti i precedenti.
E credo che per la maggior parte di noi un sistema con un desktop utilizzabile e applicazioni aggiornate sia fondamentale per attrarre attenzione.
Detto questo ho provato sia la versione per PC che quella SPARC.
Il PC era un portatile DELL D630 dove al termine dell'installazione risultava impossibile il login sia in Gnome sia in IceWM, l'altro ambiente grafico disponibile. Infatti dopo aver inserito utente e password al login grafico mi trovavo a doverle reinserire in una console a carattere a tutto schermo, quindi ho rinunciato subito.
Su VirtualBox le cose sono andate decisamente meglio anche se qualche problema c'è stato comunque, in primis secondo l'installatore l'italiano è parlato solo in Svizzera e quindi se scegli l'italiano come lingua vivi in Svizzera e non puoi impostare l'Italia come paese origine, questo influenza il 'locale' di sistema ma è sufficente cambiarlo al termine dell'installazione editando il file /etc/default/init cambiando il valore della variabile LANG da it_CH.UTF-8 in it_IT.UTF-8.
Un'altra cosa che non mi piace molto è il fatto che manca un emulatore di terminale decente, in Gnome mi aspetteri Gnome-Terminal ma non c'è e l'unico modo per accedere ad una shell è facendo tasto destro sul desktop e selezionare la voce "apri terminale" che apre appunto una sessione rxvt.
Dopo aver fatto l'installazione è d'obbligo, si fa per dire ma è fortemente consigliato, aggiornare il sistema con il comando :

/usr/sbin/opensxce-fetch-everything

che scarica e installa una valanga di pacchetti per aggiornare il sistema.
Leggendo il blog troverete spiegate un sacco di cose sul perchè è nata questa distribuzione di Solaris e quali sono i suoi obbiettivi, inoltre c'è anche un forum raggiungibile da questa pagina.
Il forum non sembra essere molto attivo per ora, magari in futuro .... chissà.
In un prossimo post l'esito dell'installazione su un portatile SPARC, il mitico Tadpole SPARCLe 550Mhz.



ROSA LXDE 2012 LTS

Questa società russa fornisce una sua distribuzione di nome ROSA linux che è un fork di Mandriva, o basata su questa.
Una caratteristica è quella di fornire supporto per 5 anni, quindi riporta la sigla LTS come fa anche Ubuntu per le sue versioni.
Questa distribuzione, che c'è anche in versione server, fornisce di default KDE ma qui è possibile scaricare la versione con LXDE che è quella che ho usato io, con l'idea di rivitalizzare un vecchio PC.
Purtroppo ho dovuto desistere e l'installazione la ho fatta in VirtualBox in quanto il PC di prova che monta una maledetta scheda ATI Rage vecchia come il cucco ma che sembra essere odiata a morte dalle varie distribuzioni linux, infatti anche avviando in modalità 'safe' avevo sempre lo schermo nero.
Una volta masterizzato il DVD e avviata l'installazione, è anche possibile avviare in modalità live per darci un'occhiata senza installare nulla, è sufficiente seguire le istruzioni a video, al termine si riavvia il PC e si procede con l'inserimento di una password per l'utente root e la creazione di un utente standard e poi si arriva al login pronti per usare il sistema.
Per quanto mi riguarda devo dire che LXDE si presenta in maniera piuttosto ben fatta, decisamente meglio di quanto abbia visto in altre distribuzioni anche se non ai livelli di Lubuntu, ma questo è ovviamente un parere estetico e quindi puramente soggettivo.
Nonostante sia LXDE orientato a PC non proprio al top qui si è optato per avere di default Libre Office come suite per l'ufficio e Firefox come web browser, forse non le scelte migliori in quanto a leggerezza ma se il PC non è veramente un ferro, come quello che volevo provare io, mi sembra una buona idea, visto che le alternative non sono proprio allo stesso livello qualitativo. Penso a Gnumeric e Abiword che si fanno il loro lavoro ma non sono certo all'altezza di LibreOffice, soprattutto se poi i documenti devono passare anche su altri sistemi.
Una cosa che mi è sempre piaciuta di Mandrake, Mandriva e poi Mageia è il centro di controllo che per un neofita di linux è sicuramente comodo e semplice da usare, in questo caso l'unica difficoltà può essere che è in inglese quindi non tradotto in italiano.
Ora veniamo alle dolenti note, l'aggiornamento del software.
Provo ad aggiornare e dopo aver scaricato una versione aggiornata di rpmdrake mi dice che devo eliminare i seguenti pacchetti che bloccano l'aggiornamento :

pidgin
systemd-gtk
La rimozione di questi pacchetti si porta dietro poi la cancellazione di altri pacchetti che restano orfani e riprovando l'aggiornamento mi viene detto che non tutti i pacchetti possono essere aggiornati per via di dipendenze non risolte e quindi non aggiorna nulla.

Una ricerca in rete mi ha portato qui ed eseguendo questi comandi come utente root da terminale :

urpmi.removemedia -a
urpmi.addmedia --distrib http://mirror.yandex.ru/rosa/rosa2012lts/repository/i586
urpmi --auto-update --auto-select
sono riuscito a sistema ed aggiornare tutto.
Questa è una cosa che proprio non mi è piaciuta affatto, e che se ben ricordo, è abbastanza comune a Mandriva/Mageia, ossia la difficoltà di fare un upgrade del sistema.
Diciamo pure che è colpa mia che non sono pratico però resta il fatto che con Ubuntu e derivate gli aggiornamenti e i passaggi di release sono veramente alla portata di tutti, non serve nessuna competenza in quanto è tutto automatico e di solito funziona senza il minimo problema.
Ecco, una distribuzione come questa, o Mandriva/Mageia, che secondo me sono, o dovrebbero essere, adatte ad un'utenza non tecnica dovrebbe avere una gestione degli aggiornamenti/upgrade che non dia nessun problema.
Magari è solo sfiga, che come sempre mi accompagna, magari è che sono io che non capisco una mazza ..... però se ben ricordo le esperienze passate con Mageia anche lì passare dalla 1 alla 2 non era proprio roba da click e vai.
Certo non è che altre distribuzioni facciano meglio, voglio dire se usi Debian sai che devi fare certi passaggi per fare l'upgrade, ma lo sai fin da subito che Debian non è proprio easy ..... mentre questa distro la ho sempre vista come un'ottima scelta per chi voglia avvicinarsi a linux senza dover imparare troppo su linux.
Detto questo c'è un altro problema, a mio avviso, relativo a distribuzioni Mandrake/Mageia e derivate e cioè la tremenda sfiga che sembra accomunarle, cioè Mandrake era buona ma che fine ha fatto ? Mandriva poi ? Mageia è ora arrivata alla release 3 ma non mi pare che, almeno qui in Italia, abbia grande riscontro .... anche se su DistroWatch è terza in classifica, però mi da sempre l'impressione di essere una distribuzione che possa chiudere i battenti da un momento all'altro, sebbene poi risorga in qualche altro modo sotto un altro nome/progetto.
Magari mi sbaglio, anzi lo spero, perchè in linea generale mi sembra che questa distro, così come Mageia, e ancora prima Mandrake, abbia veramente delle ottime qualità e, con il supporto della comunità e un pò di fortuna, la possibilità di rivaleggiare con Ubuntu e Mint come facilità d'uso.
Io però resto con Debian .... vabbè e allora che la provo a fare direte voi.

 



mercoledì 10 luglio 2013

Vector Linux 7.0 Lite

Vector Linux è una distribuzione basata su Slackware quindi per certi versi molto diversa da altre distribuzione come Debian, Fedora e derivate, è un pò come Arch piuttosto di nicchia se vogliamo.
In passato, parecchi anni fa, Slackware era una delle mie distribuzioni preferite, erano i tempi in cui non avevo una connessione internet e quindi non avevo la necessità e non sentivo la mancanza di un tool di gestione dei pacchetti e/o aggiornamento degli stessi.
Per inciso a quei tempi in Slackware non c'era proprio in tool del genere, mentre era già presente in Debian e Fedora.
A parte questo inutile preambolo Vector Linux è distribuito in varie edizioni e quella che ho voluto provare è stata la Light che prevede ambienti desktop molto leggeri come IceWM oppure Openbox.
La procedura di installazione è abbastanza semplice e per chi già conosce, o ha conosciuto, Slackware non avrà difficoltà.
Il PC su cui ho fatto l'installazione è un vecchio portatile con Pentium 3 a 550Mhz, 256 mega di RAM e disco IDA da 20 giga ...... insomma un rudere da preistoria informatica, o quasi.
Il primo problema incontrato è che il portatile non ha una scheda di rete integrata ma una su scheda PCMCIA, una Intel PRO/100, e questa non veniva rilevata, più precisamente non sembrava venire rilevato lo slot PCMCIA.
Il problema lo ho risolto forzando l'uso delle funzionalità ACPI che per qualche motivo il kernel linux in questione, un piuttosto vecchiotto 3.0.17, non abilitava.
Per fare ciò ho aggiunto ai parametri del kernel la stringa :
acpi=force
e al riavvio ho potuto utilizzare il tool di amministrazione del sistema per configurare la scheda di rete che ora veniva riconosciuta.
Vector Linux usa LILO come boot loader, quindi dopo aver modificato /etc/lilo.conf va eseguito /sbin/lilo per rendere effetive le modifiche al successivo avvio.
Per rendere in italiano, non molto a essere sinceri, il sistema va modificato il file /etc/profile.d/lang.sh sostituendo en_US con it_IT, come detto in realtà molte delle scritte restano in inglese.
Per aggiornare e/o installare programmi c'è il tool grafico Gslapt oppure il comando da console slapt-get.
Il primo non mi è piaciuto molto per via del fatto che si è chiuso per ben due volte durante l'aggiornamento senza dare nessuna segnalazione, usando il comando da console con il parametro --upgrade per aggiornare tutto il sistema ho visto che un paio di volte si bloccava lamentando di non riuscire a risolvere l'hostname del sito per lo scaricamento dei pacchetti, probabile che sia stato lo stesso problema anche con il tool grafico che però si chiudeva senza segnalazione alcuna.
Il mio primo tentativo di aggiornamento non è andato a buon fine poichè la connessione era talmente lenta, parliamo di velocità nell'ordine dei pochi kilobytes in download, per cui ho deciso di rimandare sperando che si trattasse solo di un problema momentaneo. Il giorno dopo, a mezzogiorno e poi anche alla sera, ho provato di nuovo ad aggiornare il sistema senza riuscirci sempre per via della lentezza di connessione, in pratica il download andava a poche decine di kb per finire inesorabilmente a zero e bloccarsi dicendo che non riusciva più a risolvere l'hostname.
Per quanto riguarda il software installato l'ambiente grafico è IceWM con PCManFM come file manager, in fase di installazione ci sono anche altre possibili scelte, come browser c'è Midori e Sylpheed come client di posta elettronica, VLC e Xine come media player e poi una fila di altre applicazioni più o meno note, manca una suite per l'ufficio, nemmeno i classici AbiWord e Gnumeric.
Se devo essere sincero non sono molto entusiasta di questa distribuzione, il fatto che manchi la traduzione in italiano di molti pacchetti e parti del sistema indica che, probabilmente, non è molto diffusa nel nostro paese ..... ma questo è il problema minore, se si conosce un pò di inglese ovviamente.
Il difetto peggiore, e non è imputabile al lavoro fatto dagli sviluppatori,  è che fare una distribuzione che sia leggera e occupi poche risorse costringe alla scelta di applicazioni che per loro natura sono meno diffuse, e di qualità inferiore, rispetto a quelle più note.
Parliamoci chiaro Firefox è ormai un bestione piuttosto pesante, Chromium forse è più leggero ma non mi piace, e Midori sarà una piuma ma ........ e Thunderbird stesso discorso, per me questo è il client di posta elettronica. Certo la lotta tra applicazioni leggere e, almeno per me, le applicazioni migliori è dura.
E così anche per il tool di masterizzazione, almeno Xfburn piuttosto Flburn, sarà ottimo anche questo però io non lo avrei scelto.
Insomma, quello che voglio dire, è che fare una distribuzione leggera è più difficile perchè bisogna mettere insieme applicazioni che siamo leggere, ma che siano anche di un certo livello ..... oppure no, però è una valutazione molto soggettiva.
Altra cosa, una distribuzione come questa secondo me richiede anche una certa esperienza da parte dell'utente per cui forse è meglio partire da una distribuzione minimale, un'installazione Debian solo a carattere e poi armarsi di santa pazienza e installarsi il DE o WM preferito tra i tanti pesi piuma e stesso discorso per quanto riguarda le applicazioni.
Io uso Firefox su tutti i miei PC, Windows, Linux, Solaris o Mac e tengo sincronizzate password e preferiti ...... dover rinunciare a questa cosa mi darebbe fastidio, certo anche su Vector Linux puoi installare Firefox e Thunderbird ....... ma se comincio a sostituire le applicazioni presenti con quelle che piacciono a me tanto vale partire da zero, credo.
Concludendo, quello che voglio dire e che fino ad oggi non ho mai trovato una distribuzione "leggera", buona per vecchi PC, che si adattasse alle mie esigenze.
Questo non perchè siano fatte male, anzi, ma proprio per il fatto che recuperare un vecchio PC è una cosa che fanno solo gli smanettoni, per cui gente che un pò di pratica con linux la ha già e ha già "fissate" in testa le applicazioni che preferisce e come deve "comportarsi" il suo linux, cosa che è ovviamente troppo soggettiva.

sabato 6 luglio 2013

Fedora 19

E' da poco uscita Fedora 19 e quindi oggi ho eseguito l'aggiornamento dalla precedente 18.
Di solito scarico l'immagine ISO del DVD e faccio l'aggiornamento facendo il boot dal supporto ma questa volta ho deciso di seguire questa guida usando FedUp.
Devo dire che è andato tutto bene e, a differenza delle volte precedenti, non ho incontrato nessun problema.
Dopo aver scaricato una montagna di pacchetti ho riavviato e dal menù di grub ho selezionato upgrade e dopo aver atteso che l'aggiornamente terminasse mi sono ritrovato in Fedora 19 senza problemi.
L'unico inconveniente, non imputabile a Fedora, è relativo ai repository di dropbox nei quali non è ancora attiva la versione 19 e quindi va disabilitato.
Il kernel è un 3.9.9, quindi recentissimo, l'ambiente grafico che uso è Mate aggiornato alla versone 1.6.1, poi ovviamente ci sono tutte le applicazione aggiornate come al solito.
Onestamente altro da aggiungere non ho, non uso Fedora in modo continuativo, normalmente uso Debian, ma mi piace averla sempre aggiornata e ogni tanto ci smanetto pure ma non così tanto da potermi considerare un esperto di Fedora.
Resta comunque una delle mie distribuzioni preferite, sopratutto con Mate come ambiente grafico che ultimamente sto apprezzando sempre di più.

giovedì 4 luglio 2013

Piumalinux

Ho da poco scoperto questa nuova distribuzione derivata da Ubuntu e sviluppata in Italia.
Ennesima derivata direte, beh si pero' a mio avviso una derivata di cui si sentiva la mancanza.
Infatti e' basata su Ubuntu 12.04 LTS e usa Mate come ambiente desktop, per chi come me non ha nessuna simpatia ne per Gnome 3 ne per Unity e' una bella notizia.
OK ci sono Kubuntu, Lubuntu, Xubuntu ..... vattelapescabuntu, OK puoi installare Ubuntu minimale e installarti Mate a parte ...... ma se il lavoro lo fa qualcun'altro, e lo fa pure bene, tanto meglio.
Al momento in cui sto scrivendo e' disponibile solo la versione a 32 bit ma dovrebbe arrivare anche quella a 64 bit.
La sto provando su un portatile con Pentium 3 a 1 Ghz, 756 mega di RAM, disco IDE SSD da 30 giga e una penosissima scheda video ATI Rage ...... non e' una scheggia a essere sinceri.
Il problema e' proprio questo ce..o di PC perche' la memoria usata con firefox aperto si attesta sui 350 mega, l'uso della CPU e' difficile da valutare perche' passa dal 40% al 90% senza fare niente e il disco, soldi buttati un SSD su interfaccia IDE ma saro' stato pirla ad acquistarlo, sembra persino piu' lento di un IDE meccanico.
A parte che temo che molto dipenda anche dai kernel linux della serie 3.X che mi pare su hardware vecchiotto sembrano rallentare parecchio la reattivita' e velocita' del PC ..... ma forse e' solo una mia impressione.
A parte il PC di m.... Piumalinux mi piace, Mate e' stato un toccasana per il mondo dei DE .... ditemi pure che non e' moderno come Gnome 3 o Unity ma a me piace la barra con i menu', le applicazioni, le icone orologio, rete e via dicendo.
Il browser di default e Chromium, che non mi piace, per cui ho installato subito firefox ..... che ormai e' leggero come un elefante ma va bene cosi', poi c'e' Lubuntu Software Center, anche se ho sempre usato apt-get per installare i programmi, ma ci sta ed e' sicuramente comodo se si cerca un software per fare una certa cosa ma non si sa cosa cercare, il Software Center e' diviso per categorie e quindi aiuta nella ricerca.
L'unica cosa che non mi funziona e' il flash player ..... dove i video sono sempre neri, certo con la scheda video che ho anche quando funziona vanno lenti da morire per cui non ne sento certo la mancanza.
Il sito e' www.piumalinux.org, vale la pena di provarla.

martedì 18 giugno 2013

PC-BSD 9.1 su Dell D630

Tempo fa avevo scritto questo post sul mio tentativo di installare PC-BSD 8.2 su un portatile Samsung.
E' passato molto tempo e ho voluto provare l'installazione su un Dell D630 che ho a disposizione. La macchina non è nuovissima ma monta comunque una CPU Intel T7500, 4 giga di RAM e un disco SATA da 500 giga per cui è, almeno per i miei canoni, ancora piuttosto buona.
Il boot e l'installazione da DVD non da problemi e va liscia come l'olio fino alla fine senza nessuna segnalazione di errori salvo che al primo riavvio il PC si blocca proprio al boot quando a video appare l'invito a premere F1 per avviare FreeBSD, o attendere il time out in modo che si avvii in automatico.
Non ci vuole molto a capire che non si avvia una beata mazza e il PC resta bloccato con l'unica possibilità di spegnere o riavviare per ottenere lo stesso risultato.
L'immagine scaricata dal sito la ho controllata e la somma md5 è corretta quindi non si tratta di un download andato male, il DVD lo ho masterizzato per ben due volte e l'installazione la ho provata per almeno 3 volte ottenendo sempre lo stesso risultato.
Di sicuro sono uno sfigato e probabilmente sia il Dell D630 che il Samsung Q45 non sono gradite a PC-BSD ma mi vien da dire ...... e che c...!!!!!!!
Peccato perchè non avendo voglia di cimentarmi direttamente con FreeBSD, soprattutto perchè non ho la passione di configurarmi poi un desktop da zero, PC-BSD mi sembrava un'ottima possibilità di avvicinarmi ad un sistema BSD con il vantaggio di avere un desktop, KDE di default ma con la possibilità di seglierne altri, già bello che pronto.
Mi sa che me ne devo fare una ragione ...... non riesco proprio ad andargli a genio, sigh.

giovedì 30 maggio 2013

Antivirus per Linux

Premetto che non ho mai usato un antivirus su linux e che probabilmente non lo farò mai, ma nel mio girovagare sul web ho letto di alcuni famosi, più o meno, antivirus disponibili anche per piattaforma linux.
Io personalmente non credo che su linux sia utile un antivirus in quanto è un sistema operativo molto sicuro e di solito utilizzato da persone con un livello di "coscienza" dell'uso del PC superiore ai normali utenti Windows.
Non voglio offendere nessuno ma dubito che i virus su Windows siano così diffusi solo perchè è il sistema operativo più in uso ..... credo che il problema sia nella scarsa sicurezza intrinseca a questo OS e ...... nei suoi utenti.
Io, che uso regolarmente Windows e un antivirus, devo dire che ho avuto pochissime rilevazioni di virus/malware o quant'altro e quando le ho avute è sempre stato perchè andavo a mettere mano a software di dubbia provenienza, leggasi craccato, e presunti keygen/crack, quindi se un utente è abbastanza conscio di ciò che fa e presta attenzione a non scaricare qualsiasi porcheria che viene proposta su vari siti difficilmente dovrebbe rimanere vittima di virus.
Ritengo che su linux il rischio sia ancora minore perchè l'utente normale di solito installa i programmi dai repository ufficiali della distribuzione che usa, quindi fonti fidate, oppure compila da sorgenti e solo di rado si va a installare pacchetti binary forniti da sconosciuti. Almeno così dovrebbe essere, o spero che sia ...... almeno a noi utenti linux di vecchia data fa piacere pensare di essere più sgamati della media.
Detto questo un antivirus anche in ambiente linux può essere utile per la scansione di files su di dischi di rete o condivisi con macchine Windows dove magari a nostra insaputa da qualche PC Windows è arrivata qualche schifezza.
Io ho voluto dare un'occhiata solo agli antivirus che fossero veramente gratuiti e quindi non c'è nessuna prova di prodotti in trial, inoltre i test sono stati fatti su Debian 6 a 32 bit e quindi i relativi software sono in formato deb.

AVAST

Sul sito non c'è da scaricare ma lo si può ottenere da qui, il motivo è che si tratta di una versione piuttosto vecchia. 
Una volta installato il pacchetto bisogna ottenere un chiave di attivazione andando a compilare un form sulla pagina internet raggiungibile nella prima fase di avvio, si riceverà in breve tempo una mail con il codice di attivazione.
Dicevo che il software è vecchio e infatti le firme del database sono parecchio datate ma cliccando il pulsante di aggiornamento del database verranno aggiornate.
Il software è molto banale se vogliamo dirla tutta ed è composto da una sola schermata con le opzioni di scansione, non prevede la scansione delle mail in arrivo e non ha un motore di scansione real time ...... è fondamentalmente solo uno scanner di files.

COMODO ANTIVURS

Scaricabile da questa pagina per più distribuzioni linux sia a 32 che a 64 bit.
Una volta installato il pacchetto ci viene detto di eseguire uno script che oltre a mostrarci il contratto di licenza andrà a compilare dei moduli per il kernel in uso che permettono la scansione in real time.
Questo significa che sulla ns. macchina linux dobbiamo avere installato il compilatore e i linux-headers per il ns. kernel.
Con GNOME 2, e anche con XFCE, viene creato u menù per l'applicazione e anche un'icona in alto a destra vicino all'icona dello stato della rete.
Una volta avviato il programma che è anche esteticamente ben fatto bisogna subito aggiornare il database antivirus.
Per il resto l'interfaccia grafica è ben fatta e ne permette un facile utilizzo e configurazione anche per quanto riguarda la scansione delle mail in entrata e uscita.

AVG

Scaricabile da questa pagina per linux a 32 bit, formati deb, rpm e tar.gz.
Una volta installato il pacchetto non troveremo nessun menù o icona, questo antivirus funziona solo a linea di comando ed è inteso per un uso su macchine server.
L'antivirus è avviato in automatico e gestito dal processo avgd, nella cartella /opt/avg/av/bin troviamo una serie di programmi che ci permettono di interagire con il sistema antivirus.
Il programma avgupdate che permette l'aggiornamento del database delle definizioni dei virus, qualora lo si voglia lanciare manualmente.
Il programma avgctl che con le opzioni --start e --stop permette l'avvio o l'interruzione del demone di gestione, l'opzione --stat-all riporta statistiche complete sullo stato dell'antivirus.
In perfetto stile unix esistono le relative pagine di manuale, per ogni binario e quindi è possibile con un semplice man <nome comando> avere la pagina di manuale relativa.
Per una scansione manuale del sistema si può usare il comando avgscan passando come parametro il punto del file system da cui iniziare la scanzione, il programma è a linea di comando e quindi anche la visualizzazione del lavoro in corso, con l'opzione -T si può avere una interfaccia in stile dialog.
Sembra essere molto completo come antivirus anche se per un uso desktop non mi sembra il massimo, almeno per l'utente medio che in un'interfaccia grafica trova sicuramente più praticità d'uso rispetto alla linea di comando.

CLAMAV

E' d'obbligo menzionare clamav che è l'unico antivirus opensource, l'unico che io conosco almeno, lo si trova direttamente nei repo per quanto riguarda Debian e credo che lo stesso discorso valga anche per altre distribuzioni.
Clamav è un antivirus a linea di comando ma vi è anche un frontend grafico che si chiama clamtk che però secondo me non è molto comodo da usare soprattutto per la scansione dell'intero file system.
Per aggiornare il database delle definizioni dei virus basta digitare il seguente comando, anche se viene già eseguito come demone in background per cui non serve farlo a mano :
sudo freshclam
per la scansione :
sudo clamav -r /
che farà la scansione della directory / e di tutte le sottodirectory, opzione -r, quindi di tutto il file system ed eventuali unità montate, ovviamente si può indicare anche solo una directory specifica.

Per concludere volgio precisare che questa non vuole essere una recensione professionale e completa per il semplice fatto che non sono in grado di farla ahahah.
A parte gli scherzi volevo solo provare un paio di antivirus gratuiti per linux per vederli in azione e vederne le caratteristiche, anche se come detto all'inizio del post, dubito che ne userò mai uno.
Fino ad oggi virus non ne ho mai beccati ....... magari saranno le mie ultime parole famose.









martedì 28 maggio 2013

Aggiornamenti Debian Sid

Questa domenica ho fatto un aggiornamento della mia Debian Sid con i canonici comandi :
sudo apt-get update
sudo apt-get upgrade
sudo apt-get dist-upgrade
ha scaricato una montagna di aggiornamenti ed è successo un disastro.
Nulla di strano visto che si tratta del ramo unstable di Debian ma nel mio caso c'è stata una concomitanza di fattori sfiga non da poco.

Per prima cosa l'aggiornamento che prevedeva anche l'installazione di un nuovo kernel è fallita quando è stato eseguito il comando update-initramfs e il motivo lo si trova qui, plymouth è carino ma non aggiornato a quanto pare.
Quanti usano plymouth alzino la mano ..... io si ed ecco il primo problema.

Ma il peggio è avvenuto al primo riavvio dove mi sono ritrovato con il PC bloccato e avendo plymouth in esecuzione non si capiva dove.
Riavvio in modalità ripristino e cosa scopro che il check del file system /home, che è una partizione formattata in BTRFS, fallisce e quindi sono invitato a premere CONTROL+D per andare avanti oppure la password di root per intervenire in manutenzione.
Beh io ho premuto CONTROL+D e ho fatto regolare login quindi la partizione è comunque sana e funzionante. Dove è il problema allora ?
Se ne parla anche qui, in soldoni viene eseguito lo script /etc/initd.d/checkfs.sh che controlla tutti i file system, il comando fsck sembra che usi l'opzione -a per un controllo veloce e che tutti i tools per i vari file system supportati da Linux accettino tale opzione ....... beh non tutti, btrfsck accetta parametri completamente diversi e quindi esce con errore in quanto non riconosce l'opzione -a e il boot si blocca.
Questo problema lo ho risolto, per modo di dire, disabilitando l'esecuzione dello script con :
sudo /usr/sbin/update-rc.d checkfs.sh disable
meglio sarebbe cancellare il link /sbin/fsck.btrfs che punta a /sbin/btrfsck e sostituirlo con uno script che richiami /sbin/btrfsck con i parametri che gli garbano per il check del file system.
Ma spero che un problema del genere venga risolto a breve ..... non sarò mica tra i pochi furbi che usano BTRFS come file system spero.

Ho avuto anche qualche problema con l'aggiornamento di XFCE e l'invito di apt-get a fare l'auto-remove che mi ha rimosso i plugin di XFCE e xfburn che ho poi provveduto a reinstallare, ma questo è stato veramente il minimo.

Va sempre ricordato che sid è unstable e quindi questi problemi ci possono tranquillamente stare e vanno anzi messi in conto, è altresi ovvio che usare sid per scopi di produzione o di lavoro o comunque in situazioni che richiedono una certa stabilità non è mai una buona idea. 
E' da poco uscita Wheezy apposta .... anche se software e kernel sono già piuttosto vecchi, ma almeno è stabile come una roccia !








 

sabato 18 maggio 2013

Ancora su Arch e i suoi aggiornamenti

Premetto che è anche il bello di una distribuzione rolling.
Oggi avvio il PC con Arch e non parte il login grafico ..... un'altra volta ?
Questa volta il problema dipende dal fatto che lo script /usr/bin/lxdm esegue il binario /usr/sbin/lxdm-binary che però è ora localizzatoin /usr/bin e quindi non lo trova e niente avvio.
Prima di intervenrire però ho lanciato un aggiornamento con il solito
sudo pacman -Syu
e infatti tra i tanti pacchetti c'era una nuova versione di lxdm che ha corretto il problema.
Per quanto riguarda il problema che avevo avuto in precedenza con la libreria libpng15 sembra essersi risolto magicamente in quanto ora i vari binari di XFCE4, xfce4-session era quello che impediva l'avvio di XFCE la volta scorsa, ora risulta linkato solo alla libpng16 e non più anche alla libpng15.
Onestamente non ho capito quando ci sia stato questo cambiamento perchè non è legato agli aggiornamenti di oggi.
Beh sono quelle cose che all'inizio magari fanno un pò perdere la pazienza ma alla fine ti insegnano, se ne hai la voglia, a imparare e conoscere meglio linux.
 

sabato 11 maggio 2013

Aggiornamenti Arch e problemi con XFCE

Questa mattina ho aggiornato la mia Arch con il solito 
sudo pacman -Syu
quindi sono stati scaricati e installati una fila di aggiornamenti e dopo che ha finito di installare tutto tempo 5 minuti e non funzionava più nulla.
Poco male magari si è aggiornato qualcosa sotto il naso e con un riavvio risolvo tutto.
Riavvio e non arriva il login grafico. Bene.
Vado sulla console testuale con CTRL+ALT+F1 e mi loggo e comiciano i tentativi per capire come mai non si avvi il login grafico.
Per farla breve ed omettere l'oceano di bestemmie che ho cacciato a destra e a sinistra scopro che manca la libreria libpng15.so e relativi link, infatti è stata aggiornata con la libpng16.so ma il buon vecchio xfce4-session lamenta la mancanza della libpng15.
Non avendo mai fatto pulizia della cache sono fortunato e ho in /var/cache/pacman/pkg anche il download della vecchia versione che procedo a reinstallare e quindi in pratica avviene un downgrade.
Non si risolve nulla perchè adesso manca libpng16, sempre secondo xfce4-session. Ma come ? Eseguendo il comando
ldd /usr/bin/xfce4-session | grep png
scopro che sono richieste entrambe le librerie, quindi sia la libpng15 che la libpng16. Peccato che se ne può installare una sola.
A mali estremi estremi rimedi, per cui ho scompattato il file recuperato dalla cache, dopo averlo copiato in /tmp, con
unzx libpng-1.5.15-1-x86_64.pkg.tar.xz
poi lo ho estratto
tar xvf  libpng-1.5.15-1-x86_64.pkg.tar
e quindi
sudo cp ./usr/lib/libpng15.so.15.15.0 /usr/lib
sudo ln -s /usr/lib/libpng15.so.15.15.0 /usr/liblibpng15.so
sudo ln -s /usr/lib/libpng15.so.15.15.0 /usr/liblibpng15.so.15
a questo punto ho riavviato e magicamente è partito il login manager e dopo il login XFCE è tornato a funzionare.
Ho controllato anche altri file come Thunar e xfce4-terminal ed entrambi solo linkati a entrambe le librerie PNG, a me, da ignorante, puzza di errore, sta di fatto che pacman con l'aggiornamento ha eliminato la vecchia versione e quindi tutto è andato in cavalleria.
La mia soluzione è abbastanza sporca ma almeno ho il mio desktop funzionante, terrò d'occhio i prossimi aggiornamenti per vedere se verrà rimossa questa dipendenza dai binari di XFCE in modo da poter poi cancellare la vecchia libreria.
Certo che son cose che mi fanno un pò incazzare, capisco che Arch sia una rolling e quindi sempre aggiornata ..... ma questa mi pare una cavolata non da poco.
Vabbè così è andata ...... ci sarà un motivo se per lavoro uso Debian come distribuzione linux.


domenica 28 aprile 2013

Cinnarch 2013.4

Cinnarch é una distribuzione basata su Arch Linux con Cinnamon come desktop environment predefinito.
Arch Linux é una distribuzione molto apprezzata e che negli ultimi anni ha dato vita ha una serie di altre distribuzioni che piú o meno vanno ad aggiungere e/o semplificare quella che onestamente non é proprio una distribuzione facile, o comunque alla portata dei novellini.
Personalmente non ho mai installato Arch in maniera diretta, infatti uso Bridge Linux che é una Arch che viene distribuita con vari DE giá belle che pronti, personalmente uso quella con Xfce.
Onestamente Bridge Linux non offre tools personalizzati ma solo un'installazione con un desktop giá configurato e poi si vive di Arch nuda e cruda.
Altra distribuzione derivata che ha una certa notorieta é Manjaro che magari un giorno andró a provare.
Ma torniamo a Cinnamon per dire ..... nulla, non sono riuscito neppure ad installarla figuriamoci se posso dare un parere.
Una volta avviata la live ci si ritrova con la possibilitá di installare sia in modalitá testo che con un nuovo installatore grafico che é peró in beta e pertanto non esente da errori.
La prova la ho eseguita su un Dell Latitude D630 con CPU Intel T7500 e 4 giga di RAM e per quanto riguarda l'installatore grafico ho notato che dopo aver abbandonato il PC nella fase di installazione dei pacchetti questo é andato a spegnere il monitor e quando lo ho riattivato la videata dell'installatore era sparita.
Purtroppo sparita non voleva dire che fosse terminata l'installazione ed infatti al riavvio del PC é apparso un errore di Grub e tanti saluti.
L'installatore a caratteri, molto spartano ma non impossibile da usare, continuava a dare errori di installazione fallita e non arrivava da nessuna conclusione.
Ho provato l'installazione anche all'interno di una macchina virtuale creata con VirtualBox ma pure in questo caso l'installazione ha dato problemi, l'installatore grafico una volta segnalato che la connessione internet era troppo lenta nello scaricare un pacchetto si é bloccato e non ha dato piú segni di vita.
L'installazione testuale anche nella macchina virtuale fallisce miseramente con lo stesso messaggio di errore, sembrerebbero problemi di repository quindi di download dei pacchetti, anche se non capisco perché non installi ció che serve dal DVD e poi lasci in un secondo momento la possibilitá di aggiornare i pacchetti.
Immagino che le difficoltá incontrate dipendano dalla mia inettitudine, forse la ISO scaricata male ? masterizzata male ? magari riproveró in futuro .... o magari aspetto che arrivi una ISO piú aggiornata, per il momento quindi non posso esprimere nessuna opinione in merito a questa distribuzione.
E per che c...o lo ho scritto questo post allora ?
 


Lubuntu 13.04

Come di consueto ad aprile e ottobre escono le nuove versioni di Ubuntu e derivate varie, ho quindi provveduto oggi ad aggiornare la mia instalalzione di Lubuntu.
L'aggiornamento delle distribuzioni Ubuntu é di solito semplice e indolore, a patto di avere una linea ADSL decente, non é proprio il mio caso ma nonostante tutto ha scaricato a una velocitá tra i 400 e i 500K/bs per cui non proprio malaccio.
Alla fine dell'aggiornamento ci si ritrova con un nuovo e fiammanet kernel 3.8 rispetto al precedente 3.5, piú tutti gli aggiornamenti del caso.
La mia macchina é un portatile Acer con Turion64 e 4 giga di RAM, quindi non proprio recentissimo per cui forse i miglioramenti portati da kernel recenti sono meno visibili in quanto giá tutto l'hardware era riconosciuto e funzionante.
L'unico problema che ho riscontrato, e non risolto, é in relazione a compiz che non funziona piú.
Ora compiz é sempre stato un pó una rottura di palle da configurare con Lubuntu e onestamente lo avevo installato solo per avere le finestre tremolanti mentre le trascinavo ...... non dite nulla avete ragione.
Adesso l'esecuzione del comando fusion-icon da un errore di segmentazione e non si avvia piú ne in automatico ne manualmente.
Anche il comando compiz --replace non imposta il gestore in maniera corretta come funzionava prima dell'aggiornamento.
Per il momento me ne sto senza compiz e vediamo se con i futuri, immancabili, aggiornamenti la situazione migliora.

sabato 20 aprile 2013

Fedora 18 con MATE Desktop

Qualche tempo fa ho fatto un backup con Acronis True Image del disco del mio Asus G1S dove era installato Fedora 18 con Gnome 3, il tutto per la malsana idea di installare e provare su hardware reale OpenIndiana.
Non ci ho messo molto a capire che a livello desktop OpenIndiana non è proprio un granché e quindi tanto vale usarlo in una macchina virtuale e così ho deciso di ripristinare il backup e ritornare a Fedora.
Buona l'intenzione ma indovinate qual'è l'unico file di backup sul disco esterno che non risulta leggibile ? già proprio quello con Fedora.
Quindi ho deciso di prendere la palla al balzo e reinstallare ex novo questa volta però con MATE come desktop, Gnome 3 proprio non mi gusta .... sarà pure moderno e futuristico ma non mi gusta lo stesso.
Per prima cosa va detto che per installare MATE, o Cinnamon, bisogna usare la ISO per l'installazione da rete in quanto sul DVD sono previsti solo i classici Gnome, KDE, Xfce e LXDE.
Del nuovo installatore di Fedora ho già accennato, è molto semplice, ma quando si parla di partizionamento la semplicità si trasforma in ..... schifo, e sì, mi va bene che ci sia un partizionamento automatico ma io voglio poter decidere e modificare le partizioni come mi pare a me ..... non c'è stato verso.
Sarò de coccio come si dice ma non sono riuscito a capire come e se fosse possibile personalizzare il partizionamento .... e non ho trovato uno straccio di help in linea che potesse aiutarmi.
Alla fine sul disco di 500GB mi ha creato una root di 50GB, la swap per 8GB, pari alla RAM installata, il restante tutto su /home ..... personalmente 50GB sulla root mi sembrano troppi ma tant'è.
Tornando a MATE devo dire che è praticamente identico al buon vecchio Gnome 2 per cui i nostalgici come me non possono che apprezzarlo, la versione installata ad oggi è la 1.5.8, ma dovrebbe arrivare l'aggiornamento alla 1.6 visto che sul sito di MATE è questa l'ultima versione.
Ultimamente come DE uso Xfce che lo trovo leggero e semplice, per quanto riguarda LXDE devo dire che solo quello che viene con Lubuntu mi sembra piacevole dal punto di vista estetico, infatti è talmente personalizzato a livello di temi e icone che sembra molto diverso da LXDE che si trova con altre distribuzioni ..... peccato che con Ubuntu sembra che tutto sia pesante anche LXDE.
Non penso che avrò grossi problemi con MATE ..... mi pare abbastanza stabile e reattivo.
Al momento nonostante il portatile monti una NVIDIA GeForce 8600M GT non installo i driver proprietari anche perché nouveau non sembra dare problemi e io non uso giochi per cui non impegno la GPU.
Vorrei provare però a installare compiz per avere quegli inutili effetti grafici che ogni tanto mi piace guardare ..... e forse allora i driver nouveau non saranno sufficenti e dovrò installare quelli proprietari.
Ma sarà tema di un'altra puntata.


mercoledì 6 febbraio 2013

Fedora 18 e il nuovo installer

Con l'uscita di F18 è arrivato anche un nuovo installer perchè evidentemente si sentiva il bisogno di rinnovare il vecchio Anaconda, anche se il nome è rimasto lo stesso.
Secondo me è peggio di prima.
Il problema è sempre lo stesso ormai, mi spiace dirlo, si vuole rende tutto il più semplice possibile, il che può essere una buona cosa per l'utente alle prime armi ma alla fine ci si ritrova con uno strumento meno flessibile di quello precedente, che magari per qualcuno non esperto risultava troppo complicato.
Per prima cosa la selezione del software è molto limitata, si possono scegliere tra i classici DE come Gnome, il default, KDE, Xfce e Lxde ma per quanto riguarda il software la scelta è limitata a poche voci.
Non è la fine del mondo in quanto ci si può sbizzarrire una volta installato il sistema di base.
Molto peggio per quanto riguarda il tool di partizionamento del disco che sul PC di prova mi ha fatto qualche difficoltà a ripartizionare il disco sul quale c'era già una tabella delle partizioni di una precedente installazione di Lubuntu. In pratica il partizionamento automatico insisteva nel voler mantenera anche la vecchia partizione di SWAP e così ne proponeva 2 la vecchia e quella creata dall'installer.
In realtà nulla di trascendentale ma mi è sembrato piuttosto scomodo lavorare sulle partizioni con questo tool, meno intuitivo, a mio avviso, di quello precedente.
In fase di installazione, come nelle versioni precedenti, viene richiesta la password per l'utente root mentre la creazione di un utente "normale" viene demandata dopo il primo riavvio al termine dell'installazione del sistema.
In conclusione non è che il nuovo installer sia poi così diverso dal precedente, per me è un pò peggiorato ..... ma io ormai sono come quei "vecchietti" che trovano da ridire su ogni novità ( o presunta tale ).

domenica 3 febbraio 2013

Firefox su Solaris

Avevo già scritto di come Firefox 18 non funzionasse in Solaris ma con l'arrivo del primo aggiornamento, versione 18.0.1, il problema è stato risolto.
Da qui è possibile installare le versioni SPARC e x86, la x86 provata e funzionante con OpenIndiana, funzionante anche la SPARC con Solaris 10.
Ottimo lavoro.

sabato 2 febbraio 2013

Fedora 18 e problemi con i driver Nvidia

Oggi stavo bighellonando con il mio Asus G1S con FC18 e nell'arco di un'ora per ben due volte mi s è impallato tutto ..... sul display sono cominciate ad apparire righe distorte fino a freezare il display.
Visto che poco più di un mese fa un mio altro portatile, un MSI GX600, se ne è andato a quel paese per via della scheda video Nvidia GeForce 8600M GT che è saltata mi è venuto un mezzo colpo perchè ho pensato che fosse successo la stessa cosa anche a questo portatile che monta la stessa scheda video, oltretutto sono saldate sulla scheda madre e non sostituibili.
Dopo aver riavviato il PC e visto che sembrava ancora funzioare ho dato una scorsa all'output di dmesg e ho trovato il seguente messaggio :

   NVRM: Your system is not currently configured to drive a VGA console
   NVRM: on the primary VGA device. The NVIDIA Linux graphics driver
   NVRM: requires the use of a text-mode VGA console. Use of other console
   NVRM: drivers including, but not limited to, vesafb, may result in
   NVRM: corruption and stability problems, and is not supported.
Rassicurante .... che caspita gli prende adesso ?
Comunque una mezza pezza ce la ho messa aggiungendo al file /etc/default/grub la seguente riga :

 GRUB_GFXPAYLOAD_LINUX=text
e poi eseguito il comando :

sudo grub2-mkconfig -o /boot/grub2/grub.cfg

e riavviato.
Il boot ovviamente non è più con lo splash screen grafico ma con la barra testuale di avanzamento, poco male, il messaggio di errore è sparito .... l'instabilità purtroppo no.
Mentre scrivo si è bloccato per un pò .... fortunatamente senza crashare in quanto si è miracolosamente ripreso da solo ma ovviamente non è piacevole trovarsi tutto bloccato mentre si lavora .... e neanche mentre si cazzeggia.
Ora mi tocca stare a vedere come si mette nei prossimi giorni per vedere se il problema si sistema con qualche aggiornamente dei driver oppure se vale la pena di provare a passare dal driver proprietario a quello open nouveau.

sabato 26 gennaio 2013

Aggiornamento a Fedora 18

Dopo qualche ritardo sulla tabella di marcia è uscita la nuova Fedora 18 con un installer tutto nuovo.
Di solito quando aggiorno Fedora uso il relativo DVD di installazione che permette anche l'aggiornamento oltre all'installazione ex novo.
La prima sorpresa è che dal DVD non è possibile aggiornare ma solo installare, o almeno non vi è un'opzione chiara che permetta l'aggiornamento per cui non ho voluto correre rischi.
Quindi per aggiornare il sistema ho seguito le istruzioni da questo link e dopo un'ora e mezza/due di download di pacchetti al riavvio si è presentata nel menù di grub la voce per eseguire l'upgrade, anche qui ci è voluto un pò di tempo per poi al riavvio entrare in Fedora 18.
Come ho avuto già modo di evidenziare in altri post relativi agli aggiornamenti da una release all'altra di Fedora anche in questo caso i problemi non sono mancati. Devo ripetere per l'ennesima volta che, nonostante quanto di male si possa dire su Ubuntu, quando si tratta di fare un upgrade di versione non c'è storia che tenga. Ubuntu "zero problemi", Fedora ...... lasciamo perdere.
Cosa c'è questa volta che non va ?
Per prima cosa il kernel, con l'ultimo aggiornamento della 17 avevo installato un kernel 3.7.3-101, con Fedora 18 mi trovo il 3.7.2-204 e quello che è peggio è che nei repository rpmfusion i driver nvidia sono aggiornati ad una versione ancora successiva e quindi non si installano durante un aggiornamento con yum update .... e avendo una scheda nvidia non si avvia l'ambiente grafico in quanto il kernel di FC18 usa nouveau mentre lo xorg.conf attuale usa nvidia.
Quindi per prima cosa ho installato manualmente il modulo kmod-nvidia corrispondente al kernel di FC18 e poi ho dato questo comando per eliminare nouveau :

sudo dracut --force /boot/initramfs-3.7.2-204.fc18.x86_64.img 3.7.2-204.fc18.x86_64
Ho potuto poi riavviare con il kernel più vecchio fornito nei repo di FC18 e con i driver nvidia attivi, un ulteriore yum update e tutto risultava aggiornato senza errori.
Immagino che i successivi aggiornamenti per Fedora 18 porteranno un kernel più aggiornato anche se questa discrepanza tra le due versioni e i driver nvidia su rpmfusion mi fa un pò strano.
Per quanto riguarda il nuovo installer farò un test con una macchina virtuale per vedere che cosa offra in più rispetto al vecchio, che a mio avviso, datato o meno che fosse, funzionava piuttosto bene.






domenica 20 gennaio 2013

Solaris Studio 12.3 su Sun Solaris 10

Sul mio vecchio Tadpole SPARCle ho voluto installare Solaris Studio 12.3 che è liberamente scaricabile dal sito di Oracle nonostante il portatile in questione non sia proprio un mostro di potenza, cpu da 500Mhz e 1 giga di RAM.
Con la versione di Solaris installata, che è la 10, è presente java in versione 1.5 mentre per usare Solaris Studio 12.3 bisogna avere almeno la versione 1.6 che si può scaricare sempre dal sito di Oracle da questa pagina.
L'installer è disponibile sia come package SVR4 che come shell script, io ho optato per lo script, ma non per un motivo particolare. L'unica cosa su cui ho avuto qualche problema, probabilmente perchè sono idiota, è che anche se Solaris è un sistema operativo a 64 bit non è sufficente installare il pacchetto java indicato come SPARC 64 bit, ma va installato anche quello indicato come SPARC e basta. Il fatto che ci fosse una bella differenza tra la dimensione dell'uno e dell'altro avrebbe dovuto farmi capire che qualcosa non andava e infatti dopo aver installato solo il pacchetto SPARC64 java non voleva andare nemmeno a scarpate e solo spulciando un pò in rete ho scoperto che andava installato anche l'altro pacchetto ..... vabbè non siamo tutti geni.
Sistemato java l'installazione di Solaris Studio è risultata piuttosto semplice, sono state applicate alcune patch di compatibilità, segnalate in fase di setup e che comunque è possibile installare a priori con uno script presente nella cartella dove viene scompattato il file tar.
Nell'installazione viene segnalata una patch mancante che però non è necessaria su Solaris 10 ma solo su Solaris 11 e che quindi si può ignorare, alla fine del processo di setup, che tra l'altro è gestito da un'applicazione grafica ( in java anch'essa a quanto pare ), non vengono create voci di menù o icone sul desktop, cosa che bisognerà fare a mano.
Su Solaris 10 con il Java Desktop non ho trovato un modo per creare una nuova voce di menù per cui ho creato un'icona di lancio sul desktop.
Solaris Studio è un IDE in java per cui su questa macchina è lento da morire, non che java sia veloce nemmeno sui PC moderni, per cui sarà dura che possa usarlo in maniera decente, ma a parte questo è la possibilità di provare il compilatore c/c++ che mi attrae nonostante non possa certo lamentarmi del buon vecchio gcc.

Firefox 18 per Solaris

Su questo sito è possibile scaricare le versioni aggiornare di Firefox e Thunderbird per OpenSolaris/Indiana e Solaris 10.
Firefox è ormai giunto alla versione 18 e qui è diponibile per il download sia per architetture SPARC che x86, purtroppo però sembra non funzionare in quanto dopo l'installazione alla prima esecuzione del browser il programma va in core dump quasi subito, anche esesguendo il programma con l'opzione -safe-mode non cambia nulla.
Il problema lo ho riscontrato sia con la versione OpenSolaris provata sia su SPARC che su x86 e anche con la versione per Solaris 10 SPARC, quindi al momento bisogna restare con la versione 17 che invece funziona a meraviglia.