sabato 29 dicembre 2012

Tadpole SPARCLe : OpenBSD vs. Sun Solaris 10

Come ho già avuto modo di scrivere su questo blog OpenBSD è l'unico sistema operativo che funziona abbastanza bene sui portatili con CPU UltraSPARC prodotti dalla Tadpole, ovviamente fatta eccezione per Sun Solaris.
Per quanto riguarda Sun Solaris c'è però il problema che il funzionamento completo del portatile c'è solo se abbinato ai driver specifici che sono disponibili solo fino all'ultima versione 10 del 05/09.
Vi è anche la possibilità di installare Solaris Express di cui l'ultima ISO reperibile è la B130 scaricabile da qui, in questo caso su uno SparcBook 6500 risulta funzionare tutto abbastanza bene a parte gli slot PCMCIA, non so come vada sullo SPARCLe dove non lo ho provato.
Tornando a OpenBSD ho notato che non è proprio una scheggia una volta avviato l'ambiente grafico, nonostante abbia optato per un'installazione di un leggero openbox e poche altre applicazioni all'avvio, ma quello che mi ha lasciato perplesso in modo particolare è stata la lentezza del disco fisso.
Ho notato questa lentezza in seguito ai test relativi allo sviluppo di un semplice software di "disk imaging", semplice perchè alla fine non è altro che un dd con compressione bzip2 con l'aggiunta di una barra di progressione e calcolo del tempo stimato alla fine dell'elaborazione.
Ho aggiunto a questo programma l'opzione di sola simulazione che si limita a leggere tutti i settori del disco, un pò come fare questo comando :

time dd if=/dev/wd0c of=/dev/null bs=262144

il tempo impiegato sul disco da 80 giga è stato di 2 ore e 39 minuti pari a circa 8,34 MB/s.
Decisamente scarso, anche perchè sullo SparcBook dove c'è Solaris Express e il disco è da 100 GB il tempo è stato di 59 minuti per 28,17 MB/s, insomma una bella differenza che non mi sembrava giustificabile dalle diverse caratteristiche hardware.
Quindi oggi ho installato Solaris 10 05/09 e ripetuto il test ottenendo un tempo di 55 minuti e 34 secondi con una media di 24 MB/s, quasi tre volte più veloce.
Questa differenza può essere legata al fatto che con Solaris ho installato anche il pacchetto dei driver della Tadpole che magari gestiscono in modo più efficente il controller IDE del disco, anche se non ne sarei così sicuro visto che i tempi sono simili a quelli ottenuti sull'altro portatile con Solaris Express e quindi senza driver specifici.
Con Solaris 10 l'ambiente grafico è chiamato Sun Java Desktop ma non si tratta altro che di Gnome, mi pare in versione 2.6, e nonostante non sia proprio un peso piuma gira in maniera accettabile, non si può pretendere di far girare molte applicazioni ma le finestre sembrano essere più reattive che con OpenBSD.
Con l'installazione di default si ha a disposizione anche Acrobat Reader 9, Firefox e Thunderbird in versione 2, StarOffice 8 e anche una vecchia versione del plugin per flash.
Con Solaris, anche su SPARC, è possibile installare versioni specifiche di Firefox e Thunderbird aggiornate fino all'attuale versione 17, esiste anche un port di OpenOffice. Purtroppo OpenBSD da questo punto di vista non è messo così bene, soprattutto per browser e client di posta elettronica mentre la possibilità di usare OpenOffice credo sia più teorica che pratica per via della lentezza della CPU che è di soli 500Mhz.
Comunque sarà tutto frutto di prossime prove.


giovedì 27 dicembre 2012

Toshiba AC100 : Android vs. Linux

E' venuto il momento di tirare le conclusioni rispetto all'esperienza d'uso con Android su questo netbook e fare un raffronto con linux.
Per prima cosa devo dire che personalmente non amo Android, è sicuramente un ottimo progetto ma io sono troppo all'antica e non trovo nessuna utilità in un sistema operativo studiato per tablet e cellulari. E' evidente che io non capisca una mazza in quanto il mercato informatico "tira" solo per via della vendita di tablet e cellulari sempre più potenti, ma io sono e resto dell'idea che un tablet serve solo a navigare in internet e guardarsi qualche filmato su You Tube, forse qualche giochino per passare il tempo, ma se vuoi lavorare e essere produttivo bisogna usare un computer vero e proprio, magari un portatile piccolo, leggereo e con un'ottima autonomia ed un sistema operativo e delle applicazioni "vere".
Con Android 4 su questo Toshiba l'unica cosa che ci si gusta veramente è You Tube con i filmati che vengono riprodotti in maniera fluida e senza scatti, il browser e il programma di posta fanno solo il minimo indispensabile, navigazione e lettura mail. Ho installato anche Firefox ma non è possibile usare i plugin e quindi, per esempio, non posso tenere allineati i preferiti e le password con Firefox sul PC.
Ho provato qualche applicazione come un client SSH per collegarmi al mio server linux ma una volta collegato la mappatura della tastiera non era corretta rendendo la digitazione probematica.
Ho provato un client RDP per collegarmi ad un server Windows e devo dire che in questo caso l'applicazione usata si è comportata in maniera corretta e nonostante le ridotte dimensioni del display e grazie alla presenza della tastiera fisica è stato possibile lavorare da remoto, anche se con un tablet vero e proprio dubito che avrei avuto la stessa buona impressione.
In generale devo dire che ci sono molte applicazioni che però secondo me sono quasi inutili, per esempio c'è Kingsoft Office, una suite per ufficio, che sebbene apra i documenti Word non li visualizza in maniera corretta al 100% e comunque può andare bene al fine di visualizzarli ma da qui a mettersi a modificarli o a redigerne di nuovi ce ne corre, e l'AC100 ha la tastiera a differenza dei classici tablet.
Già la tastiera e il touchpad. E' vero che sono risultati comodi in certi frangenti ma è anche vero che Android e le sue applicazioni non sono studiate per device con tastiera fisica e touchpad, serve il touchscreen, punto e basta.
Usare il touchpad e i tasti del mouse per muoversi e scorrere le finestre è spesso frustrante e anche il cursore del mouse ogni tanto si blocca e in altre occasione parte un'applicazione solo perchè sei passato sopra alla relativa icona.
Insomma per me è abbastanza scomodo da usare.
Quindi meglio installare linux giusto ?
Se si pensa di usare l'AC100 per lavoro sicuramente si. Linux ha una tale miriade di applicazioni che sono ovviamente le stesse sia che usi un PC desktop che usi un netbook, puoi usare SSH o un client VNC o RDP, visualizzare foto e chattare usando le stesse applicazioni che già usi su PC.
Puoi usare Firefox e Thunderbird allo stesso modo, a parte le ridotte dimensioni del display.
Quello che al momento non puoi fare e rilassarti e guardare un bel film o qualche video su You Tube, ma a meno che non ti trovi in viaggio in treno per 3 ore perchè mai dovresti avere voglia di guardare un film sul display da 10' ????
Concludendo mi sa che mi reinstallo linux.

Linux su Apple PowerBook G4

Per prima cosa non fatevi troppe illusioni sul contenuto di questo post, perchè se è vero che ho fatto qualche prova è altrettanto vero che non ho particolare interesse a usare linux al posto di Mac OS X su questo portatile.
Il portatile in questione è un PowerBook G4 da 12 pollici con CPU PowerPC G4 a 1,33Ghz, 1,25 GB di RAM e disco da 80 giga, la versione del sistema operativo è la 10.5.8.
Purtroppo Apple non supporta più da un pò l'architettura PowerPC e quindi quella installata è l'ultima versione di Mac OS X disponibile e non riceve più aggiornamenti da un pezzo.
Avendo Apple abbandonato l'architettura PowerPC in favore di quella Intel oltre alla mancanza di aggiornamenti e versioni aggiornate del sistema operativo è venuto anche meno l'interesse per mantenere anche altre applicazioni aggiornate per questo sistema operativo.
Firefox ne è un esempio lampante, è fermo alla versione 3.6.28 e molti siti lo segnalano come browser non più supportato, idem per i plugin come flashplayer e java, stesso dicasi per Thunderbird.
Anche altre applicazioni non vengono più aggiornate e/o mantenute per l'architettura PowerPC e con il passare del tempo probabilmente la situazione andrà sempre peggiorando. E' il progresso non c'è nulla da fare.
La domanda è : Linux può essere una valida alternativa ?
A farla breve secondo me la risposta è no.
Ho provato a installare Lubuntu 12.10 per PowerPC ...... non sono neanchè arrivato a poterlo installare perchè andava in kernel panic in fase di avvio della live, anche avviando con l'opzione video=ofonly. A spanne direi che il drive nouveau sia il colpevole, ma non ho indagato oltre.
Ho provato Debian Wheezy e sebbene l'installazione sia andata a buon fine l'avvio del server X ha evidenziato grossi problemi, non si vede un cavolo, o meglio si distinguono i pulsanti, le barre ma non ci sono le scritte, come se non venissero caricati/visualizzati i font. Anche in questo caso il problema credo sia da ricondurre ai driver nouveau che evidentemente non supportano la ormai vecchia Nvidia GeForce FX Go5200 di questo Apple, oltretutto il precedente driver open nv non è più disponibile in Wheezy.
Alla fine ho installato Debian Squeeze e le cose sono andate decisamente meglio dal punto di vista della grafica, anche se non in maniera ottimale. Con i driver nv la visualizzazione è abbastanza buona anche se spesso i colori si "deformano" come se venisse applicato un filtro, per esempio eseguendo glxgears.
Altro problema è la tastiera che non funziona in maniera corretta in quanto quella Apple è diversa da quella dei comuni PC e quindi bisogna andare a smanettare dietro a Xorg per configurarla in maniera decente, non parliamo poi del touchpad.
Ah c'è pure la scheda wireless AirPort Extreme basata su firmware Broadcom BCM43xx che di suo non funziona e bisogna armarsi di santa pazienza e seguire una delle innumerevoli guide che si trovano in internet per installarla, sperando che poi funzioni, cosa che io non ho provato.
Per quanto riguarda il software è da notare che flashplayer su linux ppc non è disponibile e quindi per tornare alla domanda iniziale : vale la pena installare linux su un PowerBook G4 ?
Ammetto che non mi sono impegnato in modo particolare nel tentare di installare linux su questo portatile, ma già questo depone in senso negativo, è un portatile del 2004 che con Mac OS X funziona in maniera dignitosa e se per usare linux devo sbattermi non poco per avere poi una macchina che alla fine non mi da molto più di prima, anzi probabilmente ci perdo secondo me non è giustificato.
Con Mac OS X le prestazioni della scheda grafica sono ancora tali da rendere fluide le operazioni sulle finestre, la scheda wireless funziona a dovere e idem il bluetooth, il problema sono le applicazioni e gli aggiornamenti del sistema operativo.
Però qui il sistema operativo sotto sotto è uno unix di derivazione BSD e quindi un sistema operativo solido e affidabile tant'è che non ho mai avuto blocchi di sistema o altri problemi, per quanto riguarda le applicazioni invece si può sempre sperare nell'open source. Per esempio sul fronte browser c'è TenFourFox che fornisce una versione di Firefox per Mac OS X PowerPC, attualmente aggiornato alla 17. Purtroppo non c'è nulla di simile per Thunderbird.
Come applicazione per ufficio si può usare LibreOffice o NeoOffice, almeno finchè verrà mantenuto il port.
Probabilmente non è il massimo ma per ora passare a linux non mi sembra una soluzione che possa offrire miglioramenti, non è come un normale "vecchio" PC Intel che magari è troppo lento per farci girare Windows XP e quindi il passaggio a linux lo rivitalizza, qui si tratta di una diversa architettura, oramai abbandonata e quindi con sempre minor seguito.
E poi, lo ripeto, Mac OS X non è Windows. E' un sistema operativo molto stabile e affidabile, è un sistema unix e quindi per ora me lo tengo così.
OK mi pare già di sentire qualcuno che dice : "Tutta questa manfrina per dire che non sei stato capace di installarci linux".
Sigh.


mercoledì 26 dicembre 2012

Firefox e Thunderbird per Solaris

Da qui è possibile scaricare Firefox e Thunderbird per Solaris 10 e OpenSolaris sia x86 che SPARC, quindi anche con Solaris sarà possibile utilizzare il nostro browser e client di posta preferito nell'ultima versione.

giovedì 13 dicembre 2012

Bye bye Xubuntu

Sono oramai due settimane che ho abbandonato Xubuntu sul mio portatile per tornare a Debian, ho installato Wheezy con desktop Xfce.
Quando avevo aggiornato a Xubuntu 12.10 avevo la speranza che i piccoli, ma fastidiosi, problemi presenti nella 12.04 fossero stati risolti e a spanne sembrava che fossero risolti solo che la lentezza del sistema era diventata notevole.
Appena avviato il PC l'esecuzione di Thunderbird o Firefox impiegava una quantità di tempo eccessiva e i relativi processi rimanevano in stato "defunct" per tutto il tempo neccessario al loro effettivo avvio.
Spesso le finestre delle applicazioni diventavano "scure" come a dire che erano troppo impegnate per rispondere ...... tipo il "non risponde" che appare spesso nelle finestre di Windows.
Oltre a ciò anche l'esecuzione delle macchine virtuali con VirtualBox sembrava essere più lento di quanto fosse lecito aspettarsi, per non dire poi dei problemi con la connessione wireless che ogni tanto si disconnetteva e poi con fatica tentava di riconnettersi.
Quest'ultimo problema però non so se sia legato proprio a Ubuntu o dipenda dalla scheda Atheros installata nel PC ...... anche se con Debian fino ad oggi, incrociamo le dita, non si è ripresentato.
Insomma volete sapere come va con Wheezy ? beh tutto benone, il PC si avvia velocemente, nell'uso delle applicazioni non ci sono blocchi o rallentamenti e anche l'avvio delle macchine virtuali e molto più immediato, quindi si sono soddisfatto.
Debian Wheezy, che non è ancora la versione stabile di Debian, si comporta in maniera eccellente e tutte le periferiche sono riconosciute e funzionanti, certo non è che abbia hardware di ultimo grido ma è comunque un portatile recente.
Le applicazioni e il kernel sono ovviamente più vecchie di quelle offerte con Xubuntu, Xfce è in versione 4.8 e non 4.10 e via discorrendo, ma questo per il momento non sembra essere un problema.
L'unica seccatura è la mancanza dei veri Firefox e Thunderbird che sono sostituiti da Iceweasel e Icedove che non sono aggiornati come i loro fratelli maggiori e su qualche sito ho già avuto la segnalazione di aggiornare il browser.
Ecco questa è l'unica pecca, il browser è una di quelle applicazioni che più di altre soffre il passare del tempo con il rischio che un sempre maggior numero di siti, in particolare quelli di ecommerce o anche youtube, lo segnalino come non più supportato.
E' vero che si possono comunque installare sia Firefox che Thunderbird ma è una cosa che preferisco evitare, come già facevo con Xubuntu dove evitavo i PPA come la peste, anche con Debian usare repository non ufficiali o installare software non direttamente dai repo è una cosa che lascio come ultima possibilità e solo se proprio indispensabile.
Per il momento avanti con Debian.

lunedì 10 dicembre 2012

Portatili RDI/Tadpole

RDI/Tadpole ora diventata General Dynamics è stata una delle pochissime società a produrre computer portatili basati su processore SPARC, e l'unica a produrre un portatile con CPU HP Pa-Risc, si tratta di macchine orami rarissime e di nicchia ..... e molto vecchie in quanto risalgono al 2000 circa, se non prima.
Ai tempi in cui uscirono sul mercato avevano costi proibitivi e vennero impiegate principalmente in ambiente governativo/militare negli USA, almeno questo è quanto risulta cercando in rete.
Ora vi domanderete perchè ne parlo, semplicemente perchè negli anni sono riuscito ad acquistare due di questi computer e precisamente lo SPARCBook 6500 e lo SPARCLe 500, in entrambi i casi spendendo circa 600/700 euro, certo non sono bruscolini ma sentite questa.
Su EBAY se cercate "rdi tadpole" escono un paio di inserzioni di un venditore americano che propone queste macchine a prezzi che vanno da poco meno di 10 mila euro a circa 14 mila, aggiungeteci spese di spedizione e sdoganamento e fate un pò i vostri conti.
Nell'inserzione si pone già la domanda che si porrebbe chiunque la legga e cioè se è pazzo o stupido a venderli a quel prezzo.
Boh non so che dire ma vende uno SPARCLe 500 a 11 mila euro, ha 256 mega di RAM e disco da 40 giga, quello che ho preso io qualche anno fa lo pagato 600 euro da un venditore inglese e aveva 512 mega, ora upgradata a un 1 giga, e anche se una porta USB non funziona e mancano i piedini in gomma sotto la scocca la differenza è enorme.
Insomma ho qui in capitale e neanche lo sapevo, pensare che parecchi anni fa trovai su EBAY un tizio americano che vendeva un PrecisionBook a 250/300 dollari e ne chiedeva circa 200 per spedirlo in Italia, a quel tempo, sopratutto per le spese di spedizione, mi sembrò un pò troppo, adesso lo trovo a più di 9000 euro.
Ovviamente resta sempre la domanda, valida anche se rivolta a me, che caspita spendi dei soldi per computer che oggi come oggi non vanno una cippa.
Beh usare Solaris su un portatile SPARC fa molto geek ......... anche se tutti ti considerano un pirla.

sabato 17 novembre 2012

Arch linux e systemd

Dopo aver fatto un corposo aggiornamento della mia installazione Arch mi sono ritrovato con una serie di spiacevoli sorprese.
Per prima cosa i pulsanti di riavvio e spegnimento non funzionavano più e ritornavo alla schermata di login, da qui con il relativo pulsante potevo spegnere o riavviare.
Quello che è peggio è che non riuscivo più a montare i dischi esterni, ovviamente eseguendo i classici comandi da terminale con sudo il problema veniva aggirato.
Cerca e ricerca trovo che Arch è ormai passata al nuovo sistema di gestione degli script e dei servizi che va sotto il nome di systemd, per cui ho deciso di muovermi in questa direzione e procedere con l'aggiornamento.
Questo è il wiki ufficiale di Arch in italiano su questo tema.
Io però ho trovato la versione breve, in inglese, sul sito da cui avevo scaricato Bridge Linux con Xfce, il post è questo.
Seguite le istruzioni passo passo ora mi ritrovo con il sistema che opera con systemd e con i pulsanti di riavvio/spegnimento funzionanti e anche il mount opera a dovere.
Sono sincero, dopo l'aggiornamento e questi problemi volevo quasi lasciar perdere Arch, una rolling però è così, non mi posso aspettare la stabilità di Debian. Però avendo un PC a disposizione ho voluto insistere e perderci un pò di tempo e così dopo un paio d'ore in cui mi sono impegnato a cercare la soluzione posso ritenermi soddisfatto del risultato finale.
Onestamente non mi sentirei di consigliare Arch se l'uso del PC non è solo puramente da "smanettoni", nel senso che se ci devi lavorare e dopo un aggiornamento devi andare a caccia di soluzioni ai problemi sorti non è il massimo della vita, detto questo è sicuramente una buona palestra che richiede impegno che però da anche i suoi frutti.

martedì 6 novembre 2012

Android 4 sul Toshiba AC100

Un lettore mi ha girato questo link per l'installazione di Android 4 su questo netbook e ho quindi deciso di "rischiare" questa operazione e qui di seguito riporto brevemente la procedura che è comunque spiegata in dettaglio nel link .... anche se in inglese.
L'installazione prevede di partire con Android 2.1 installato, quindi avendo installato Lubuntu parto già messo male.
Ho scaricato da qui il file ac100_flash_v4b.7z per installare Android 2.2

Scompattiamo il file con :
7z x ac100_flash_v4b.7z
Anche qui ci sono i file .cmd per Windows per cui con linux bisogna impartire tutta questa sfilza di comandi, sempre come utente root e sempre dopo aver acceso il netbook tenendo premuti i tasti CONTROL+ESC :
nvflash --bl nvflash/fastboot.stock.bin --go
nvflash -r --rawdevicewrite 0 1536 img/117/2_BCT_raw.img
nvflash -r --rawdevicewrite 1536 256 img/117/3_PT_raw.img
nvflash -r --rawdevicewrite 1792 1024 img/117/4_EBT_raw.img
nvflash -r --rawdevicewrite 2816 2560 img/117/5_SOS_raw.img
nvflash -r --rawdevicewrite 5376 4096 img/6_LNX_raw_v3_uni.img
nvflash -r --rawdevicewrite 9472 512 img/7_MBR_raw.img
nvflash -r --rawdevicewrite 9984 153600 img/8_APP_raw.img
nvflash -r --rawdevicewrite 163584 204800 img/9_CAC_raw.img
nvflash -r --rawdevicewrite 368384 1024 img/10_MSC_raw.img
nvflash -r --rawdevicewrite 369408 256 img/11_EM1_raw.img
nvflash -r --rawdevicewrite 369664 632320 img/12_UDA_raw.img
nvflash -r --rawdevicewrite 1001984 256 img/13_EM2_raw.img
Al termine avremo Android 2.2, che non serve avviare e configurare visto che ci serve solo per poter andare avanti con il resto della procedura.
Io ho usato i file dalla cartella 117, c'è anche la 116, indicano i 2 modelli dell'AC100 che sono disponibili in Russia, il 117 è quello con disco da 8 giga e il 116 con disco da 32 e modulo per la telefonia 3G, che manca nel 117.

A essere sinceri il primo tentativo lo ho fatto partendo dall'installazione linux ed eseguendo solo i passi successivi ma al primo riavvio il netbook rimaneva bloccato in eterno sul logo "cyanogenmod" con quella specie di ruota che gira ..... e dopo 10 minuti hanno cominciato a "girarmi" anche a me.

Ora posso fare il downgrade scaricando questi due file :


Scompattiamo il primo file con :
unzip ac100-bootloader-downgrade.zip
qui troviamo un fle .cmd buono per Windows ma in linux dovremo eseguire le stesse istruzioni adattandole al nostro OS.
Accendiamo il netbook tenendo premuti i tasti CONTROL+ESC, dopo averlo collegato al PC, e poi digitiamo i seguenti comandi da root, o usando sudo :
nvflash --bl nvflash/fastboot.stock.bin --sync
nvflash -r --rawdevicewrite 0 1536 2.1/tac100-part-2.img
nvflash -r --rawdevicewrite 1536 256 2.1/tac100-part-3.img
nvflash -r --rawdevicewrite 1792 1024 2.1/tac100-part-4.img
Spegnamo il netbook.
Scompattiamo il secondo file :
unzip firmware-recovery.zip
Riaccendiamo tenendo sempre premuto CONTROL+ESC ed eseguiamo i  comandi :
nvflash --bl nvflash/fastboot.stock.bin --go
nvflash -r --download 5 img/ac100-cm-recovery.img
Spegnere il netbook.

Ora bisogna scaricare i seguenti file dai rispettivi link.


Copiarli cosi come sono su una scheda SD formatta in VFAT, di solito sono già formattate in questo modo.

Inserire la scheda SD e accendere il netbook tenendo premuto il tasto HOME che fortunatamente è identificato da una casetta per cui non si può sbagliare.
Questa è stata per me una fase un pelo critica in quanto ho dovuto fare più e più tentativi per arrivare al menù di CWM Recovery.
Quando appare il menù dobbiamo premere il tasto 1 e al successivo menù scegliamo la voce "wipe cache partition", appare un altro menù dove andare a evidenziare la voce "Yes - Wipe Cache" e premere INVIO.
Finita la formattazione si ritorna al menù dove andremo a scegliere la voce "install zip from sdcard", poi "choose zip from sdcard" e qui avremo la lista con i due file che abbiamo copiato prima.
Selezioniamo il primo cm_ac100-ota-eng.cm10-beta2.zombah.zip e al menù successivo confermiamo scegliendo la voce "Yes - ...", attendiamo con pazienza e fiducia e incrociando le dita finchè riappare il menù da dove ripeteremo la stessa procedura per installare il file gapps-jb-20120726-signed.zip.
Una volta installato quest'ultimo al menù scegliamo la voce "go back" e poi "reboot" e se tutto va per il verso giusto partirà la configurazione di Android 4 attraverso un semplice wizard dove l'unica accortezza è relativa al layout della tastiera che sembra essere in inglese, o almeno il tasto "@" è sempre come shift+2. La tastiera si sistema andando in "impostazioni", "lingua e immissione" e sulla destra dove c'è "TASTIERA FISICA" modificare la voce "nvec keyboard" indicando "italian - Android keyboard".
A questo punto non resta altro che installare alcune applicazioni dallo "Play Store", almeno YouTube, un video player e poi tutto quello che ci possa tornare utile ..... magari anche qualche gioco.
Ora che ho Android 4 sul mio bel Toshiba AC100 ci faccio un pò di prove e alla fine vediamo di tirare le somme in raffronto al suo utilizzo con linux.

Come spesso accade la bontà e chiarezza di questo post la potranno valutare gli altri, o anche io fra un mesetto magari ..... quando non ricorderò nulla di come ho fatto a installare Android e probabilmente quando rileggerò questo post non capirò una mazza di quello che ho scritto e mi domanderò quanto poco dovevo essere sobrio mentre lo scrivevo.

10/11/2013 - spesso accade che al termine della procedura Android non si avvia é resta la videata di CyanogenMod con la "ruota" che gira in eterno, in questo caso riprovare la procedura andando peró prima a eseguire la voce di menú con la scritta "wipe data/factory reset", nel mio caso ha aiutato quindi tanto vale provare.










lunedì 5 novembre 2012

Backup e restore del Toshiba AC100

Prima di cominciare a fare esperimenti con l'installazione di Android 4 sul netbook è opportuno fare un bel backup in modo che se qualcosa andasse storto oppure, più semplicemente, Android non mi piacesse sia possibile ripristinare Lubuntu 12.10 senza doverlo reinstallare e riconfigurare con tutte le applicazioni attualmente installate.
L'utility da usare per il backup e poi anche per l'installazione di Android, almeno per una parte di essa, si chiama nvflash ed è ovviamente distribuita da NVIDIA in quanto il Toshiba AC100 è "costruito" intorno a un chip Tegra 2.
Da questo wiki è possibile trovare il link per scaricare il pacchetto linux4tegra oppure il pacchetto per Debian/Ubuntu che andrà installato con il solito dpkg e che in soldoni andrà a fare in automatico il download e l'installazione del pacchetto tar.gz.

Il backup è un'operazione piuttosto semplice, per prima cosa bisogna collegare il netbook alla presa di corrente per evitare problemi di batteria, poi si collega il cavo dalla porta usb del PC a quella mini-usb del netbook, si imposta il dispositivo in modalità "resume" accendendolo tenendo premuti i tasti CONTROL+ESC per un 5/10 secondi, quando si accende il led di accensione e lo schermo resta nero si può procedere con l'invio dei comandi attraverso nvflash.

Quello che segue è un semplice script per eseguire il backup di tutte le partizioni presenti sull'AC100.
Il primo comando carica ed esegue il bootloader standard, che si trova in /usr/lib/nvflash/fastboot.bin se si installa il pacchetto deb, altrimenti lo si trova nella cartella ./ldk/bootloader/harmony/ dove si è scompattato il file tar.gz scaricato.
Poi vengono recuperate le informazioni sul layout delle partizioni, fondamentale per l'eventuale ripristino, alla fine si leggono e salvano su file le 12 partizioni presenti.
Per quanto riguarda l'installazione di Lubuntu credo che le uniche partizioni usate siano la 6 e la 14, rispettivamente per il kernel e per l'unica partizione, la "/" usata da linux, ma nel dubbio è meglio salvarle tutte.
Con nvflash non è possibile comprimere i dati per cui alla fine avremo 12 file per un totale di circa 8 giga, per cui comprimo tutto in un unico file con tar.

#!/bin/sh

nvflash --bl /usr/lib/nvflash/fastboot.bin --go
nvflash -r --getpartitiontable partizioni-ac100.txt
for i in $(seq 2 14);
do
    nvflash -r --read $i ac100-$i.img;
done

tar cjvf ac100.tar.bz2 *.img

exit 0
Al termine bisogna spegnere il netbook tenendo premuto il pulsante di accensione finchè si spegne il relativo led.
Per il restore bisogna guardare il file partizioni-ac100.txt che contiene righe come queste :
PartitionId=2
Name=BCT
DeviceId=18
StartSector=0
NumSectors=1536
BytesPerSector=2048


PartitionId=3
Name=PT
DeviceId=18
StartSector=1536
NumSectors=256
BytesPerSector=2048

.
.
.

PartitionId=13
Name=EM2
DeviceId=18
StartSector=1001984
NumSectors=256
BytesPerSector=2048


PartitionId=14
Name=UDB
DeviceId=18
StartSector=1002240
NumSectors=2876672
BytesPerSector=2048

Il settore di partenza ed il numero di settori sono i parametri da passare a nvflash per scrivere le partizioni leggendo il file relativo. Lo script è qualcosa del genere :

#!/bin/sh

tar xjvf ac100.tar.bz2

nvflash --bl /usr/lib/nvflash/fastboot.bin --go
nvflash -r --rawdevicewrite 0 1536 ac100-2.img
nvflash -r --rawdevicewrite 1536 256 ac100-3.img
.
.
nvflash -r --rawdevicewrite 1001984 256 ac100-13.img
nvflash -r --rawdevicewrite 1002240 2876672 ac100-14.img

exit 0
Se tutto va bene dopo aver spento il netbook sarà possibile riaccenderlo e trovarsi con il sistema completamente ripristinato ..... se va male .... ma perchè dovrebbe andar male ?
Ovviamente tutto questo nell'ipotesi in cui il layout delle partizioni non venga cambiato, cosa che tra l'altro non credo sia ne necessaria almeno dalla mia esperienza.
Una nota, anche installando il deb non mi ha creato nessuna regola per udev quindi ho dovuto usare sudo per eseguire nvflash.
Altro dettaglio che mi ha lasciato un pò perplesso, come dicevo lo spazio usato complessivamente dalle partizioni salvate è di circa 8 giga nonostante il mio modello di AC100, il 10D, ha un disco da 16GB, difatti controllando i settori allocati alle varie partizioni si arriva proprio a questi 8 giga quindi sorge spontanea la domanda di dove siano finiti gli altri 8 .... è ben vero che tra i vari modelli dell'AC100 si spazia da quello con 8 giga fino a quello con 32 ma pensavo che i layout delle partizioni fosse diverso a seconda della dimensione del disco.
Sarà frutto di investigazioni future.

venerdì 2 novembre 2012

Toshiba AC100 e aggiornamento kernel Lubuntu

Oggi ho lanciato la classica accoppiata apt-get update && apt-get upgrade per aggiornare il sistema e ad un certo punto è andato in errore, precisamente nella fase in cui viene aggiornato il kernel.
Il messaggio di errore annunciava che flash-kernel non trovava la partizione di boot di android su /dev/mmcblk0. Panico. Anche perchè manca un pezzo della storia, sono infatti un paio di giorni che mi gingillo a flashare versioni di android, dalla 2.2 alla 3 fino alla 4, su questo netbook. Ovviamente prima di cimentarmi in questa impresa mi sono fatto un bel backup di tutte le partizioni dell'AC100 con l'installazione di Lubuntu 12.10 che avevo fatto in precedenza.
Dopo i vari pasticci per essere arrivato ad avere android 4 funzionante sul netbook ho deciso di ripristinare Lubuntu per rifare tutta la procedura di istallazione di android 4 in modo da poter mettere giù un bel post sulla sua installazione e le mie impressioni. Già perchè se mi chiedete adesso come ho fatto ad installarlo non saprei neanchè rispondervi, l'età che avanza ai più fortunati porta saggezza ad altro solo l'arteriosclerosi.
Tornando a Lubuntu, è ovvio che, sebbene il ripristino del netbook sia stato regolare, nel senso che dopo averlo riacceso c'era la mia bella Lubuntu al posto di android e tutto sembrava funzionare a perfezione, temevo di aver cannato qualcosa e per questo mi trovavo nell'impossibilità di aggiornare il kernel ..... che poi tra l'altri è sempre la stessa versione di prima.
Per farla breve dopo aver investigato sulle funzioni in /usr/share/flash-kernel/functions scopro che la scrittura vera e propria è fatta dal programma abootimg ..... che però non è installato.
Un bel apt-get install abootimg ha risolto tutti i problemi e permesso la continuazione dell'installazione del kernel.
Nella prossima puntata :

- backup completo del Toshiba AC100
- installazione di Android 4
- ripristino del backup di Lubuntu ..... giusto che con Android non ci trovassimo proprio

e speriamo di riuscirci, anche stavolta, senza trasformare il netbook in un fermacarte.




giovedì 1 novembre 2012

Aggiornamento a Xubuntu 12.10

A distanza di un paio di settimane dall'uscita della nuova versione mi sono deciso ad aggiornare dalla vecchia Xubuntu 12.04 alla 12.10.
Su un vecchio portatile avevo fatto l'aggiornamento, in quel caso si trattava di Lubuntu, senza incontrare particolari difficoltà e quindi ero abbastanza fiducioso e speravo che la 12.10 risolvesse i  problemi della 12.04.
Perchè con la 12.04 non è che mi trovassi proprio benissimo, nulla di grave, ma c'erano alcuni problemi che sembrava non venissero mai risolti nonostante i vari aggiornamenti.
I problemi principali erano in una continua segnalazione di errore all'avvio dell'ambiente grafico in relazione al demone colord, altra seccatura era il comportamento di tumblerd per cui se inserivo una chiavetta con alcuni filmati non riuscivo più a smontarla perchè questo processo la teneva impegnata e quindi dovevo killarlo a mano, peggio che in alcune situazione sopratutto in fase di download di filmati tumblerd andava a occupare una quantità enorme di memoria rendendo il sistema quasi inutilizzabile.
Altro problema che avevo era quello di blocchi delle applicazioni in stile Windows, avete presente quando in Windows nel titolo della finestra del programma appare la scritta "non risponde", che spesso appare perchè il sistema è troppo lento, beh avevo lo stesso problema con Xubuntu solo che qui le finestre si "addombravano" per un più o meno breve periodo indicando che il sistema era troppo lento per rispondere in maniera immediata.
L'aggiornamento è stato più o meno indolore, nel senso che al primo riavvio ho avuto alcuni problemi con il pannello superiore di Xfce che si era perso alcune impostazioni e le icone risultavano tutte allineate a sinistra anzichè a destra.
Compiz non si avviava più ma con un apt-get autoremove ho eliminato dei vecchi pacchetti e il problema si è risolto.
Vedremo nei prossimi giorni cosa viene fuori anche se la prima impressione è che sia molto più lento di prima, da quando si clicca su una voce di menù o su un'icona di lancio passa decisamente un pò di tempo prima che l'applicazione venga eseguita ..... e su un Intel i7  2630QM è decisamente troppo.

sabato 20 ottobre 2012

Lubuntu 12.10 su Toshiba AC100

Con la release 12.10 di Ubuntu è stata rilasciata un'installazione anche di Lubuntu per questo netbook, prima vi era solo quella per Ubuntu e poi manualmente bisognava installare Lubuntu in un secondo momento.
A dire la verità la prima cosa che ho provato a fare è stato l'aggiornamento dalla 12.04 alla 12.10 che purtroppo è fallito miseramente.
Dopo un download non indifferente ed un'eternità di tempo per eseguire l'aggiornamento è arrivata la fatidica domanda sul riavvio ...... e non è più ripartito. Purtroppo dopo il logo Toshiba non appariva nulla a video e quindi sapere dove si fosse bloccato era impossibile, e anche se fosse saperlo non mi sarebbe servito a nulla in quanto non c'è un recovery mode, almeno non quello che so usare su un normale PC.
Quindi, gioco forza, ho scaricato dal  sito l'immagine di boot e il root file system e ho reinstallato tutto.
Ora l'installazione è piuttosto semplice anche se c'è un problema non di poco conto e cioè la tastiera per tutta la durata dell'installazione ha il layout US e quindi bisogna fare attenzione alla password che si mette per il proprio utente, cioè non deve avere caratteri che sul layout US e IT stanno in posizioni diverse.
Al termine dell'installazione va modificato il solito /etc/default/keyboard per impostare il layout IT.
Flash Player continua a non funzionare, una volta copiato il file, come da istruzioni sul sito, firefox si chiude appena si tenta di avviarlo, chromium si blocca appena si tenta di accedere a YouTube, questo succede sia con i driver video nouveau che con quelli proprietari NVIDIA.
Per quanto riguarda l'audio funziona con gli speaker esterni e anche  con le cuffie, solo che in questo caso l'audio esce anche sugli speaker oltre che in cuffia.
La webcam funziona, però è meglio utilizzare i driver NVIDIA perchè con quelli nouveau ho notato che i colori sono sballati, tipo l'arancione diventa blu, questo usando guvcview, con cheese i colori sono ok ma il video è super lento e a scatti. Con i drive NVIDIA entrambi i programmi funzionano a dovere.
La riproduzione di file video è assolutamente penosa, i filmati vanno a scatti rendendone la visualizzazione un'esperienza frustrante, questo è uno dei motivi per cui un giorno voglio provare a rimettere su Android, mi sembra incredibile che una CPU Tegra2  abbia prestazioni così scarse.
La mancanza di flashplayer è la cosa peggiore, visto che l'uso per navigazione internet è sicuramente quello principale per questo device. Continuerò a provarlo nei prossimi giorni anche se onestamente mi sembra comunque un pò lento e che tenda ad aver spesso dei blocchi, anche con il touchpad e la tastiera che non sembrano rispondere, dopo si "sveglia" ma è una seccatura.
Onestamente non è che sia particolarmente impressionato da linux su questo netbook, purtroppo non sono mai stato molto affascinato da Android ma credo proprio che dovrò provarlo, se non altro per poter fare un paragone a livello di prestazioni con linux. 



sabato 13 ottobre 2012

Windows XP in VirtualBox

E' ormai da molto tempo che uso Windows XP emulato con VirtualBox e in linea di principio ne sono più che soddisfatto.
Ultimamente però ho notato un eccessivo rallentamento nell'uso giornaliero di Windows e soprattutto in fase di backup i tempi si erano allungati parecchio.
Dapprima ho pensato che fosse legato alla nuova versione di VirtualBox, ora è la 4.2.0, ma poi mi sono detto che forse era una mia impressione e che forse è solo aumentato il volume dei dati del backup anche se mi sembrava tutto troppo lento e non solo il backup.
Oggi mi sono preso il tempo di studiare meglio il problema, e controllare i tempi di backup. Il backup è relativo a 3863 file per un totale di 439 megabytes e consiste semplicemente nella creazione di un archivio ZIP, il tempo impiegato variava dai 2 minuti e mezzo ai 4 minuti.
La prima cosa che ho fatto è stato deframmentare il disco, già perchè con Windows la frammentazione dei files è una caratteristica imprescindibile alla quale non si può rinunciare.
Dopo la deframmentazione i tempi di backup sono scesi intorno al minuto e 15/30 secondi.
Ora c'è da dire che se fate una ricerca su Google scoprirete che si consiglia di usare l'emulazione SATA anche per Windows XP perchè così migliorano le prestazioni, e io sono in emulazione SATA da parecchio tempo proprio perchè ho seguito questo consiglio, anche se hai tempi non mi pareva che migliorassero le prestazione del disco emulato ma sembrava che ci fosse meno carico sulla CPU .... o qualcosa del genere.
Il driver usato è l'Intel Matrix Storage nella versione 8.8.0.1009.
Ma se tolgo il disco dal controller SATA e lo rimetto sul controller IDE come ne risentone le prestazioni ? Presto detto, già l'avvio sembra più veloce e i tempi di backup scendono sotto i 40 secondi, a volte anche intorno ai 30 secondi, quindi meno della metà.
Che dire una differenza piuttosto importante, nei prossimi giorni terrò monitorata la situazione per valutare se il sistema rimane stabile e più reattivo come sembra dai primi test.

Aggiornamento del 16 ottobre 2012

Di default VirtualBox abilita il flag "Usa cache I/O dell'host" solo per il controller IDE mentre va flaggata manualmente se si usa quello SATA, così facendo le prestazioni con il disco in emulazione SATA sono praticamente le stesse che con il disco in IDE.
Ho controllato anche altre VM e anche in questo caso per il controller SATA non è attivo questo flag ..... avrà qualche contrindicazione ? vedremo.

martedì 9 ottobre 2012

OpenIndiana SPARC

Ogni tanto butto un occhio al progetto OpenIndiana per vedere se e come procede e ho trovato che è stato rilasciato un DVD Live anche per l'architettura SPARC, maggiori dettagli e download a questo indirizzo.
Sfortunatamente non sono riuscito a scrivere un DVD che venisse poi letto dal mio SparcBook per cui non so se sia installabile, in ogni caso credo che sia troppo pesante per una cpu a 650Mhz.
Al momento su questa macchina c'è una ormai obsoleta svn_129 per cui mi sarebbe piaciuto provare ad installare qualcosa di più aggiornato.
Sull'altra macchina sparc che ho, cpu a 500Mhz e 1 GB di RAM , il DVD creato viene letto e con un pò di calma caricato in memoria.
Si tratta sempre di un notebook della Tadpole, uno SPARCle, e l'hardware viene riconosciuto quasi tutto, resta fuori come sempre la scheda PCMCIA e il lettore di SD, ma tastiera, touchpad e schermo funzionano al volo.
Qui però ho già installato OpenBSD e non ho intenzione di sostituirlo con Solaris/OpenIndiana per cui non ho provato un granchè.


venerdì 21 settembre 2012

Aggiornamento openSUSE 12.2

Su uno dei portatili che ho avevo installato openSUSE 12.1 ed ero in attesa di vedere come andare a gestire un upgrade con questa distribuzione.
Ora devo dire che dopo aver eseguito gli ultimi e pochi aggiornamenti per la 12.1 non ricevo nessuna segnalazione della presenza di una nuova versione, che però sapevo esserci in quanto seguendo regolarmente distrowatch ne avevo avuto notizia.
Controllo anche sul sito di openSUSE e ho conferma che l'attuale release è la 12.2.
Per eseguire l'aggiornamento ho seguito le istruzioni trovate a questa pagina e dopo aver scaricato un giga abbondante di pacchetti mi sono ritrovato con la 12.2.
Quindi nulla di drammatico, però ..... perchè secondo me un però c'è, openSUSE è un'ottima distribuzione anche per l'uso desktop, o forse più per il desktop che non per i server ??, ha un ottimo centro di controllo e con Yast si può configurare di tutto e gestire gli aggiornamenti. Quindi ? quindi mi domando perchè non abbiano previsto un sistema di notifica e gestione di upgrade ad una nuova release più user frendly. Onestamente non ho nessuna difficoltà a fare un pò di taglia e incolla da una pagina web ad un terminale ma onestamente dubito che un utente "normale", cioè uno che usa linux senza voler essere un competente in linux ..... cioè come un utente normale di Windows insomma, gli verrebbe mai in mente di aggiornare il sistema da solo o ricorrere al terminale per digitare i comandi necessari.
Ad oggi l'unica distribuzione che sotto questo aspetto non pecca è Ubuntu ( e derivate ) che segnalano la disponibilità di nuove versioni e si arrangiano in maniera automatica a gestire tutto il processo di upgrade richiedendo all'utente solo qualche click del mouse.
Ripeto, chi come me viene da Debian, è abituato a modificare i file delle "source list" per farli puntare alla nuova release e "sparare" comandi di aggiornamento per cui nessun problema per quell'utenza che ha un minimo di competenze tecniche però sono dell'idea che alcune distribuzioni linux debbano tenere in considerazione anche quegli utenti che se non glielo dici e non glielo fai l'aggiornamento manco gli viene in mente che esistano .... e che servono.
Ora magari non è openSUSE la distribuzione per questi utenti però vedendo l'ottimo Yast che permette veramente di gestire tutto il sistema in maniera grafica mi aspettavo un modulo che permettesse l'avanzamento di release, ribadisco questo anche per dire che io con il package manager zypper di openSUSE non ci so lavorare ma da Yast riesco ad installare i pacchetti in maniera grafica senza dover sapere come questo avvenga in realtà.
Un'altra distribuzione che sembra molto orientata alla semplicità e ha un centro di controllo molto valido è Mageia, anche qui sono curioso di vedere come venga gestito un passaggio ad una nuova release.
Un problema che ho con openSUSE è relativo alla rete wireless, quando faccio il login non accede e non vede la mia rete .... ma vede tutte quelle nei paraggi, disattivo la rete wireless e poi la riattivo ed ecco che per magia la mia rete appare nell'elenco e si autentica in maniera automatica.
Non vogliatemene male ma sebbene sia davvero un'ottima distribuzione non riesco proprio ad affezionarmici ...... forse sono troppo legato a Ubuntu/Debian per apprezzare le altre distro.


giovedì 20 settembre 2012

Bridge Linux

Bridge Linux è un'interessante distribuzione basata su Arch, la trovate qui.
Ora come molti sapranno Arch è una distribuzione per gente tosta, comunque non per chi è alle prime armi o non abbia voglia di sbattersi un pò per installarla.
E' anche molto diversa da altre distribuzioni linux come Debian per cui anche se si ha una certa esperienza si incontrano alcune difficoltà, tanto per citare una sola cosa qui non c'è una struttura /etc/init.d per l'avvio dei servizi ma si usa /etc/rc.conf che è molto in stile BSD, anche Slackware è così tra l'altro.
Visto che ultimamente sono diventato un tipo molto comodo ho deciso di provare questa derivata e precisamente ho scaricato il CD con Xfce come ambiente grafico da installare.
Devo ammettere che l'installazione non mi è sembrata particolarmente impegnativa, certo qualche conoscenza di linux la ho e forse un newbbo la vedrebbe diversamente.
Al termine dell'installazione ho eseguito uno script di post-installazione presente a menu e poi aggiornato tutto quanto.
Ecco anche qui bisogna imparare un nuovo gestore di pacchetti che si chiama pacman, package manager immagino .... oppure il videogioco ?
Comunque per chi è abituato alla sintassi di apt-get o yum qualche difficoltà nel memorizzare le opzioni c'è .... sono le classiche lettere di opzione quindi meno intuitive.
Per esempio :

pacman -Syu per aggiornare il sistema, apt-get upgrade o yum update mi sembrano più facili da ricordare ..... ma è questione di abitudine immagino.

Beh Xfce è in versione 4.10 e il kernel in 3.5.4 .... e tutte le applicazione sono sempre all'ultima release, Firefox e Thunderbird alla versione 15, Libreoffice alla 3.6.1.
Per essere precisi dopo l'installazione da CD l'aggiornamento mi ha scaricato un mondo di pacchetti in quanto la release del CD è 2012.8 e siamo in settembre quindi di aggiornamenti ne sono usciti parecchi.

La personalizzazione dell'ambiente grafico mi garba parecchio, è un tema piuttosto scuro come tinte ma molto bello, come sempre si tratta di gusti ma devo dire che a parte Xubuntu non mi è capitato molto spesso di trovare un Xfce così ben impostato.

La velocità di avvio è notevole ed in generale il computer risponde bene, lo sto testando su  un Pentium 4 a 3 Ghz .... oggi come oggi un rudere forse, però fa ancora il suo dovere.

Ora difficilmente diventerò un esperto di Arch però ne sono molto impressionato, in senso positivo ovviamente, per cui non mi dispiacerebbe affato tenermelo installato definitivamente su un PC.



giovedì 6 settembre 2012

Qemu 1.2

Continua lo sviluppo di qemu e con la nuova release è stato sistemato il bug sull'emulazione PPC che impediva l'avvio della macchina virtuale debian che avevo creato a suo tempo e che non si avviava più con la versione 1.2-RC0.
Sul fronte SPARC64 purtroppo siamo sempre lì, cioè nulla da fare .... l'emulatore si chiude andando in "trap".
Per quanto riguarda l'emulazione x86 invece dovrebbe essere possibile installare Windows NT 3.1 grazie al supporto di due nuovi controller scsi che sono supportati da questo vetusto sistema operativo, beh è nuovo il supporto in qemu mentre i controller sono roba vecchia.
Qui si trova il changelog completo.

sabato 25 agosto 2012

Pear Linux 5

Pear Linux 5 è una distribuzione linux francese derivata da Ubuntu che usa come desktop Gnome 3 anche se molto personalizzato.
E', forse, l'ennesimo segno di quanto Gnome 3 di suo abbia incontrato molte resistenze tanto da spingere molte distribuzioni linux a personalizzarlo in maniera tale da renderlo più appetibile.
Con Pear non siamo ad un fork come è stato con Cinnamon da parte del progetto Mint in quanto la gnome shell è ancora presente.
Abbiamo però l'uso di docky come vassoio per le icone dei programmi più utilizzati dove vi è un pulsante "launchpad" che richiama la classica schermata di Gnome con tutte le icone degli applicativi installati con la possibilità di filtrarle per tipologia o di eseguire una ricerca di un'applicazione specifica.
Quindi nulla di rivoluzionario ma che comunque porta ad un sistema più facile da usare e gestire. Beh almeno per quelli che non riescono proprio a trovarsi con Gnome puro.
Anche qui abbiamo un "appstore" da dove scaricare ed installare in maniera semplice e veloce le applicazioni che sono raggruppate per tipologia e rilevanza, un sistema comodo e amichevole per chi non è ormai abituato al classico apt-get.
L'installazione è la solita di Ubuntu, l'unico problema che ho avuto è stato con la localizzazione in italiano che nonostante abbia scaricato il supporto per la nostra lingua non risultava possibile attivarlo dal tool grafico preposto.
Ho risolto il problema editando direttamente il file /etc/default/locale modificando la voce lang mettendo il valore "it_IT.UTF-8", uscendo e rientrando dalla sessione mi sono ritrovato tutto in italiano.
Un altro piccolissimo problema lo ho avuto con la configurazione della dock che di default rimane fissa e sempre visibile "rubando" spazio alle altre finestre, il problema, veramente stupido, è che capire che quelle 3 righette orrizontali alla sinistra del cestino indicano il punto in cui, cliccando con il tasto sinistro del mouse, si apre il menù che da accesso alle impostazioni non è affatto evidente .... così come non avevo nemmeno notato la loro presenza.
In conclusione devo dire che non è affatto male come è stato personalizzato il desktop, poi è sempre questione di gusti ma a me non dispiace affatto.
Non mi è poi chiarissimo se uno tra gli obiettivi è quello di assomigliare a Mac OS X, forse è solo l'assonanza del nome Pear che mi ricoda Apple e quindi il suo OS, in tal caso ricordo di aver visto di meglio da questo punto di vista con Macbuntu, ma non è che sia molto importante.

sabato 18 agosto 2012

Qemu 1.2.0-rc0

Stavo per iniziare a scrivere questo post relativo alla versione 1.1.1-1 quando ho visto che era disponibile questa versione aggiornata.
Qemu è a mio avviso interessante per la possibilità di emulare, anche se solo in parte e spesso solo relativamente al mondo linux, anche architetture diverse dai comuni PC.
La novità più interessante è in ambito MIPS dove finalmente è possibile installare senza troppe difficoltà Windows NT 3.51 e anche NT 4.
questo indirizzo si può trovare una guida relativa all'installazione, è necessario procurarsi solo il file setup.zip che contiene la ROM da utilizzare, per l'eseguibile va bene quello compilato da sorgenti, beh almeno per chi usa linux.
Invece a questo indirizzo si trova il trucco per risolvere il problema dei settaggi della NVRAM che vengono altrimenti persi ad ogni spegnimento della macchina virtuale.

Il comando da eseguire per l'avvio della macchina dopo l'installazione è :

qemu-system-mips64el -M magnum -m 128 -hda winnt400.qhd -L . -k it -global ds1225y.filename=nvram -global ds1225y.size=8200

Certo poi cosa ci possiate fare con questi fossili informatici è un altro paio di maniche, io per ora su NT 4 ci ho installato il service pack 1, IE in versione 3 ( wow !!!! ) e Visual C++ 4 di cui ho un CD per l'architettura MIPS e magari troverò il tempo di compilare qualche programma.
Su NT 3.51 ho installato il service pack 5 ma null'altro.

Per il mondo PPC l'unica novità che ho notato è che avviato la macchina virtuale i caratteri adesso sono molto più leggibili, cioè sono di un bel colore bianco acceso mentre prima erano molto scuri rendendone la lettura difficoltosa. Anche per l'emulazione PPC c'è da dire che funziona solo con linux, almeno con Debian, mentre tentare di avviare OpenBSD, NetBSD o addirittura MAC OS X è un fiasco garantito.
Questo con la 1.1.1-1 poichè con la 1.2.0-rc0 la macchina linux non si avvia più .... un piccolo miglioramento e poi la tragedia, bel passo avanti.

Per quanto riguarda l'emulazione SPARC64 ...... beh ci avevo già messo una pietra sopra ed infatti non c'è nessuna novità o miglioramento.

Invece per l'emulazione x86, i normali PC, non lo ho mai usato molto in quanto non lo ho mai considerato all'altezza di altre soluzioni come VirtualBox  o VMWare, e quelle poche volte che ho provato ad usarlo per emulare vecchi sistemi com Xenix oppure OS/2 si è rivelato inutile.
Come vada invece con Windows XP non ne ho idea, ma come dicevo, non mi interessa molto in quanto i sistemi operativi più recenti in VirtualBox girano benone e qemu, anche se funzionasse altrettanto bene, non ha certo l'usabilità e la facilità di gestione di VirtualBox.

L'unica cosa che mi interessa di qemu è l'emulazione di altri sistemi .... anche se purtroppo gli sviluppi sono lenti e anche poco incoraggianti, ma d'altra parte è l'unico emulatore che c'è, ed è già una gran bella cosa.









mercoledì 15 agosto 2012

Oracle Linux 6.1

Non me ne si voglia ma proprio non capisco perchè si dovrebbe usare questa distribuzione.
E' evidentemente una derivata di Red Hat, come per esempio lo sono CentOS e Scientific Linux per citare due tra le più famose, con la differenza, non da poco, che Oracle pretende una registrazione per l'invio degli aggiornamenti, anche se non so se sia pure a pagamento.
Fatto stà che sia l'installazione che il desktop finale sono quelli classici di Red Hat e quindi mi domando perchè uno dovrebbe ricorrere a Oracle se c'è già Red Hat per chi vuole un supporto commerciale a linux.
Inoltre il primo kernel del grub, quello che si avvia di default, non carica il login manager per cui non si può avere accesso all'ambiente grafico, probabilmente è una scelta voluta in quanto l'ambito di utilizzo di questo linux è quello proprio dei server dove l'ambiente grafico spesso non viene installato, il primo kernel è quello UEK che sta per Unbreakable Enterprise Kernel. Un pò pomposo non trovate ?
Immagino che questa distribuzione sia più facilmente integrabile con gli altri software di casa Oracle anche se non credo vi siano grandi difficoltà ad usare java oppure Oracle XE, il database SQL, anche con altre distribuzioni.
Insomma non mi dice proprio nulla e non trovo nessun valido motivo per provarla ulteriormente.
Sarà una mia allergia a certi linux poco free ?

Virtual PC per Mac 7.0.3

Sul mio PowerBook G4 12 ho installato l'ultima versione di Virtual PC per Mac e al momento ho installato una macchina virtuale con Windows 2000 e una versione di Linux molto particolare sviluppata da un'azienda italiana per distribuire il proprio software gestionale su linux.
Questo lo ho fatto quando avevo ancora OS X 10.4 e di recente ho aggiornato a OS X 10.5 essendo riuscito a trovare un DVD di aggiornamento su Ebay, dico questo perchè con OS X 10.5 Virtual PC ha alcuni problemi non di poco conto, primo fra tutti non riesce a leggere i CD o DVD per eseguire l'installazione del sistema operativo scelto.
La soluzione in alcuni casi è quella di creare un file immagine del CD e poi installare usando quest'ultima con la funzionalità "cattura immagine CD".
Ho deciso di provare ad installare qualche altro OS, sebbene con poca fortuna.

Solaris 9 si avvia regolarmente da DVD per il semplice motivo che OS X non riconosce il DVD e quindi non lo monta, mi fa lo stesso scherzo con il DVD di Debian 6,  il problema è che ad un certo punto rileva che la CPU emulata da Virtual PC è solo un 486, almeno secondo Solaris, e quindi l'installazione si blocca in quanto necessità di CPU più moderna.
E' piuttosto strano in quanto la CPU emulata dovrebbe essere un Pentium II

Solaris 8 non si avvia nemmeno in quanto non rileva il CD di installazione, ne fisico ne l'immagine, e non sono riuscito a trovare il floppy di boot che dovrebbe permettere l'avvio da dischetto anzichè da CD.

Con SCO OpenServer 5.0.7 ho incontrato lo stesso problema visto con Solaris 8, ne dal CD fisico ne dall'immagine creata viene rilevato il supporto e quindi non si installa.

Windows 98 si installa senza problemi, dopo aver creato l'immagine del CD si intende. 

Debian 5 va in panic appena tenta di caricare il kernel dal DVD, forse dipende dal fatto che non riconosce la CPU emulata.

Debian 6 si dovrebbe installare anche se è di una lentezza esasperante, il frame buffer viene gestito ma è molto lento e all'avvio del kernel viene segnalato che la CPU non è riconosciuta e che quindi il sistema potrebbe essere instabile. IN un tempo abbastanza accettabile arriva al partizionamento dei dischi e dopo sembra bloccarsi, dico sembra perchè dopo una mezz'ora abbondante non succedeva nulla e quindi ho desistito. Anche con Virtual PC 2007 su Windows installare una qualsiasi distribuzione linux è cosa da far venire il latte alle ginocchia da quanto è lento, non mi stupisce che sia proprio una cosa voluta ad essere sinceri.

Fondalmentalmente Virtual PC è ormai troppo vecchio e, probabilmente, orientato principalmente all'emulazione di sistemi Microsoft per poter essere utile al giorno d'oggi, tenendo presente che ormai anche OS X 10.5 non è più supportato da Apple.

Purtroppo è il solito problema con software e hardware proprietario, arriva un momento in cui non ci sono più aggiornamenti e quindi sei costretto a cambiare/aggiornare il sistema operativo e spesso ad acquistare un nuovo PC solo per poter usare il nuovo sistema operativo.



sabato 11 agosto 2012

Chicony Electronics Co., Ltd 1.3 MPixel UVC Webcam

Questa webcam che si trova sul mio portatile ASUS G1S non è supportata in maniera corretta dal driver uvcvideo in quanto il video appare rovesciato a testa in giù.
L'ID della perferica USB è  04f2:b012 e una ricerca sul web mi ha portato qui dove esiste una nota per questo modello da cui si evince che il problema è noto e se ne lascia la risoluzione ai programmi che usano la libreria libv4l che perfette di "flippare" l'immagine in modo che risulti corretta, per tutti gli altri l'autore consiglia di girare il portatile sottosopra, simpatico.
Mi sono accorto di questo problema dopo che ho reinstallato da zero Fedora 17 e aver provato un paio di programmi per la webcam.
Con cheese la webcam è lentissima e sembra sempre bloccata e con camorama idem oltre all'immagine rovesciata va a scatti e si blocca in loop con ripetizione dell'immagine.
Onestamente non è che per me rappresenti un gran problema visto che la webcam non la ho mai usata se non per il gusto di provarla, ma ecco è qui che sta il problema, ero sicuro che funzionasse benissimo prima.
Purtroppo mi sorgono poi i soliti dubbi, prima quando ? sono davvero sicuro che funzionasse ....... quante volte mi sono trovato nella situazione di essere assolutamente certo di una cosa per poi scoprire che mi confondevo/sbagliavo con qualche altra cosa.
In teoria con Skype dovrebbe funzionare usando qualche trucco, così sembra leggendo in giro su Google, ma non usando questo programma non mi interessa neanchè provare.

Aggiornamento del 18 agosto 2012

Con il programma guvcview le cose vanno un pò meglio nel senso che ci sono più opzioni da settare per cui si riesce a mettere l'immagine dritta e riducendo il numero frame e la risoluzione si ottiene un video decente.
Onestamente mi sembra un pò bassa la risoluzione ed il numero di frame per questa webcam.



giovedì 9 agosto 2012

Linux Mint 13 con Cinnamon Desktop

Dopo aver testato Mint con desktop Mate ho deciso di provare anche Cinnamon, sempre con Mint.
Cinnamon è un ambiente desktop che nasce come fork di Gnome 3 e sviluppato direttamente dallo stesso team di Linux Mint, inizialmente doveva essere solo, si fa per dire, una personalizzazione di Gnome 3 ma poi si è deciso per un fork vero e proprio.
Perchè un fork di Gnome 3 ? perchè per molti l'usabilità di Gnome 3 o comunque questo nuovo modo di gestire il desktop risulta essere un pò troppo ..... innovativo, boh ? fatto sta che Cinnamon usa la tecnologia che sta alla base di Gnome 3 ma offre un ambiente desktop molto più classico e vicino a Gnome 2.
La differenza immediata con Mate è nelle richieste hardware, sopratutto per quanto riguarda la scheda video. Infatti il mio primo tentativo di installarlo su un Pentium 4 con grafica ATI Radeon 9000 è stato subito stroncato, una volta avviata la live mezzo desktop non veniva visualizzato, aprendo il menù delle applicazioni si vedeva solo una cornice nera intorno a quello che doveva essere lo spazio usato dal menù.
Ho quindi installato il tutto su un portatile con garfica Intel GM965/GL960, quindi non un mostro di potenza ma evidentemente sempre meglio della vecchia Radeon 9000.
L'installazione è sempre la stessa, e anche qui alla fine ci si trova con Firefox e Thunderbird in inglese, poco male.
Il desktop è molto classico e familiare ..... e a me piace così, e sono convinto anche a molti altri.
Cinnamon è anche pacchettizzato per altre distribuzioni quindi lo si può utilizzare anche con Fedora o OpenSUSE per citarne alcune, sul sito è anche possibile scaricare temi, applet e estensioni varie.
Non è che mi senta di aggiungere molto altro, personalmente lo trovo gradevole anche se non mi piace molto il fatto che non gradisca la mia vecchia ATI, ma d'altra parte se esiste Mate come fork di Gnome 2 e Cinnamon come fork di Gnome 3 un motivo ci sarà.
E' piuttosto evidente che Gnome 3 ha incontrato la resistenza di molti utenti anche perchè onestamente l'altro grosso contendente in ambito desktop e cioè KDE 4 è ancora usabile anche su schede grafiche datate, per esempio con la ATI Radeon 9000 ho usato Mageia 2 senza problemi, certo senza attivare effetti grafici stereoscopici e compagnia bella, quindi a mio avviso sono molti quelli che hanno cambiato o cambieranno desktop.
Ho letto che anche Debian 7 forse utilizzera XFCE come desktop di default e non più Gnome.
Comunque resta il fatto che Linux e tutto il mondo opensource che ci gira intorno ci da sempre la possibilità dell'alternativa e quindi quel senso di libertà che i sistemi proprietari non possono o non volgiono darci.

sabato 4 agosto 2012

Linux Mint 13 con Mate Desktop

Può sembrare strano che abbia deciso di provare Linux Mint in quanto è una distribuzione che mi ha sempre suscitato una semplice domanda ... perchè?
Perchè esiste ? Mint è una, forse la più famosa, derivata di Ubuntu che mira ad essere ancora più semplice dell'originale. Ora personalmente ho sempre trovato che Ubuntu fosse già ottima anche per i novellini di suo per cui ciò che viene offerto da Mint in più mi è sempre sembrato così relativo da non giustificarne l'adozione.
Di immediato si può vedere la presenza, sembra ormai immancabile su molte distro, di un centro di controllo da dove poter gestire/configurare tutti gli aspetti del proprio sistema. L'utility grafica di gestione degli aggiornamenti è esteticamente diversa da quella di Ubuntu ma fa poi le stesse cose. Forse al termine dell'installazione si hanno già pronti molti pacchetti che in Ubuntu vanno installati in un secondo momento, ma anche questo non mi sembra un grande plus ..... almeno per me.
E' ovvio che ho torto marcio in quanto Mint è sempre nei posti alti della classifica di distrowatch.
Premesso tutto ciò, c'è da dire che da quando Ubuntu ha adottato Unity e da quando è arrivato Gnome 3 con richieste di potenza da parte del processore grafico non proprio alla portata di tutti, mi riferisco ai possessori di PC con qualche anno sulle spalle, molti utenti si sono allontanati da Ubuntu e Gnome 3.
Io ho adottato Xubuntu e ne sono più che soddisfatto, Unity lo ho usato talmente poco visto che non mi ci trovavo per nulla, mentre Gnome 3 mi sembrerebbe anche valido però ha la grande pecca di richiedere una scheda grafica abbastanza potente e per esempio la mia vecchia ATI Radeon 9000 con 128 mega di RAM non lo è.
Certo Gnome 3 può andare in modalità fallback se la scheda non è abbastanza potente ..... ma il desktop risultante non è molto attraente.
Ma il mondo Linux è un mondo meraviglioso e quindi un giorno qualcuno ha deciso per un fork di Gnome 2 e da qui è nato mate.
Linux Mint 13 ha una release dedicata a mate e una a cinnamon, un altro fork di Gnome gestito direttamente da Mint, quindi ho deciso di installarla e provarla.
La ISO è una live che permette di eseguire anche l'installazione con l'ormai classico installer di Ubuntu e l'esecuzione è stata semplice e lineare.
Al primo riavvio ci si trova davanti al desktop di mate che è in versione 1.2, mentre al momento in cui scrivo è uscita la 1.4.
E' un desktop classico e a mio avviso molto semplice, si presenta con la barra in basso, con icone di notifica alla destra mentre alla sinistra c'è il pulsante del menù alla cui destra si possono aggiungere le icone per il lancio veloce dei programmi preferiti.
Insomma nulla di nuovo o eccezionale, la stessa barra di Windows XP o meglio di LXDE, per carità non è una critica, anzi, a me il desktop piace semplice e questa è una delle soluzioni più basilari e a mio avviso eleganti. Probabilmente ai più sembrerà una impostazione un pò vecchiotta ma i gusti sono gusti e il bello di linux è che grazie alla volontà, alla capacità e all'impegno della comunity esistono soluzioni che abbracciano i gusti di tutti.
Tornando al menù questo è abbastanza semplice e assomiglia a quello di KDE 4 anche se opera su 3 livelli e quindi mi sembra un pò più efficace.
Traendo delle brevi conclusioni devo dire che oggi Linux Mint con il desktop Mate acquisisce un senso anche per me essendo un'ottima alternativa a Ubuntu, l'unica pecca che ho notato è che al termine dell'installazione sia Firefox e Thunderbird non sono localizzati in italiano.
E' sufficente eseguire un :
sudo apt-get install firefox-locale-it thunderbird-locale-it
ed il problema è risolto, certo che per una distribuzione che ambisce ad essere più semplice ed immediata di Ubuntu questa è una mancanza che per un novizio può rappresentare un problema. Forse.
Comunque in linea di massima ne sono soddisfatto.
Il prossimo giro sarà con Linux Mint con desktop Cinnamon.



martedì 24 luglio 2012

SCO Unix e scheda di rete Realtek RTL8139

Conoscete l'espressione "mettere il culo nelle pedate" ? beh è quello che ho fatto quando mi è venuta la brillante idea di installare SCO Openserver 5.0.7 su un vecchio portatile Pentium 4 che monta come scheda di rete una Realtek RTL8139 su bus PCI, integrata sulla scheda madre ovviamente.
Che di suo SCO avesse dei driver per questa scheda neanche sperarlo ma sul sito della Realtek sono riuscito a scaricare i driver, che esistono anche per UnixWare.
L'installazione dei driver è andata, la configurazione della scheda anche ma al primo riavvio del computer dopo aver riconosciuto la scheda si blocca perché non trova le partizioni da montare.
Che centra mi dico io ? boh, fatto sta che se riavvio togliendo il cavo di rete allora il sistema si avvia in maniera corretta.
Sarà qualcosa legato al DHCP penso, e allora configura la rete con indirizzo IP statico, riattacco il cavo e riavvio. Niente, si pianta. Tolgo il cavo di rete, riavvio e va.
In soldoni lasciando l'IP statico e avviando il computer senza avere inserito il cavo va tutto bene perchè poi terminato l'avvio inserisco il cavo e pingo gli altri pc della rete, e quindi la rete funziona,
Mi sa che è meglio se SCO lo lascio su macchina virtuale ..... anche perchè oramai le occasioni, e o necessità, di lavorarci sono minime.
Per fortuna.

lunedì 23 luglio 2012

OpenSUSE 12.1

OpenSUSE è un'altra delle distribuzioni storiche di linux ed è sicuramente tra le migliori in circolazione. Quindi ho deciso di provarla, per l'ennesima volta.
Infatti non è la prima volta che la installo ma, ecco è sempre stata una distribuzione che non mi ha mai convinto, non so perché, e forse un vero perché nemmeno c'è.
Come dicevo è una distro storica, basata su RPM e che vanta uno dei migliori supporti all'ambiente KDE, infatti ho installato proprio questo ambiente che è in versione 4.7.2, quindi meno recente di quello che c'è per esempio in Mageia 2.
L'installazione è semplicissima e gestita da un tool grafico di ottima qualità, va detto che è sicuramente uno dei più completi per quanto riguarda le possibilità di partizionamento del disco, gestendo graficamente il partizionamento classico, sia quello RAID che LVM, cosa che per esempio non è fattibile con Ubuntu.
In fase di installazione è anche possibile già personalizzare i pacchetti da installare e scegliere quale ambiente grafico usare tra Gnome, KDE, Xfce ed uno minimale.
Uno dei punti di forza di openSUSE è Yast ossia una sorta di "centro di controllo" dal quale si possono gestire tutti gli aspetti e le configurazioni del sistema.
Tools simili ci sono in molte distribuzioni linux ma una particolarità che ho visto solo in openSUSE è la versione a carattere di Yast che è basata sulle librerie ncurses e permette di avere una comoda interfaccia centralizzata anche se si opera da una console magari collegati in remoto con ssh.
Il parco software a disposizione è notevole e non manca nulla, almeno di quello che sono solito installare. Il sistema di segnalazione degli aggiornamenti, a meno che non ci sia qualche opzione di configurazione, è meno "evidente" di quello presente in Ubuntu o Fedora, appara solo un'icona in basso ma se non ci si fa caso non la si nota nemmeno, a volte è meglio così, tanto gli aggiornamenti uno sa che se li deve fare ogni tanto.
Per l'uso ludico ho visto che con VLC vengono installati anche i codec necessari per la visualizzazione della maggior parte dei formati video.
Nonostante il portatile abbia solo 2 giga di RAM non sembrano esserci grossi rallentamenti nell'uso di KDE anche se a onor del vero non è che abbia fatto grandi cose.
In linea di massima mi pare che ci sia tutto quello che serve per considerarla una valida distribuzione, certo ce ne sono talmente tante in giro che dire quale è la migliore è impossibile e probabilmente entrano in gioco il gusto personale che poi centra poco con il resto.
La voglio usare ancora quel tanto da capire come funziona l'aggiornamento all'arrivo di una nuova release in modo da valutare anche la facilità di aggiornamento. Ad oggi i sistemi Ubuntu sono i migliori nell'upgrade da una release all'altra, mai avuto un problema, Fedora invece .... bah sempre qualche rogna, a cui ormai sono preparato.


sabato 21 luglio 2012

Windows 8 Comsumer Preview

Una volta le chiamavano versioni alfa, beta e RC, adesso per dare l'impressione che sia una versione funzionante la chiamano "Consumer preview", come sempre Microsoft dà più importanza all'immagine che ai contenuti.
In ogni caso ho scaricato la versione di valutazione a 64 bit, e questa è una gran bella cosa che Microsoft si è decisa a fare negli ultimi anni, e la ho installa su un DELL D630 con CPU Intel T7500 e 4 giga di RAM. Il numero della Build è 8400 e dura per 180 giorni, se non mi sbaglio.
Onestamente devo dire che non mi piace per niente Windows 8, lasciamo perdere il fatto che sono prevenuto su Windows dai tempi di XP, beati NT e 2000. Il fatto è che la strada intrapresa è quella di voler considerare l'utente di PC e l'utente di tablet alla stessa stregua, il risultato è un sistema operativo con un'interfaccia grafica che a mio avviso è poco pratica, beh non è pratica per nulla.
Ora sto scrivendo questo post con Internet Explorer in versione con grafica "metro", la nuova veste grafica delle applicazioni Windows 8, e praticamente ho davanti solo la pagina WEB di Blogspot.
Su un tablet può essere sicuramente comodo vista la risoluzione grafica ridotta del display ma su un portatile, a maggior ragione su un fisso, mi pare scomoda.
Se muovo il mouse sul lato destro del display appare, a volte, una finestra con le opzioni "cerca", "start", "device" e "settings" che si riferiscono alla funzionalità di Windows.
Andando nell'angolo in alto a sinistra si apre una miniatura della videata del ben più classico desktop di Windows dove con un click posso richiamarlo, idem dal desktop per fare il contrario. Forse li si vedono anche le altre finestre aperte se ce ne sono, non ho provato.
Tasto destro in alto della videata e si riduce la maschera di navigazione evidenziando una barra in alto ed in basso per la gestione delle funzionalità del browser per aprire altre finestre.
Poi non si capisce come fare a chiudere il browser dall'interfaccia "metro" .... alla faccia della semplicità e dell'intuitività nell'uso del PC.
Inutile dire che mi sembra di una macchinosità pazzesca, certo se invece che mouse e tastiera avessi a disposizione solo un display sul quale far scorrere le dita probabilmente la vedrei in maniera diversa.
E' questo il punto della situazione, io ho un tablet con Android ma mai e poi mai vorrei usare Android su un PC, non ha senso. Poi a dirla tutta un tablet mi sa buono solo per navigare in internet e guardare video su You Tube .... ma davvero qualcuno ci può pensare di lavorare in maniera produttiva ?
Se Microsoft non vuole perdere l'occasione offerta dal mercato dei tablet ben venga, ma che se ne esca con un sistema operativo che vuole abbracciare sia i PC che i tablet mi sembra un'assurdità.
Pensiamo ad un utente che usa il PC per lavoro con un programma gestionale qualunque, cosa se ne fa dell'interfaccia "metro" e di tutto quello che ci va dietro ? e chi come me sviluppa software ? uso mouse e tastiera e non scorro le dita sullo schermo per disegnare le interfacce grafiche o scrivere codice. Sono un programmatore vecchia scuola lo so.
Non c'è più un menù start con le applicazioni perché queste sono raggiungibili da questa sorta di lavagna, che si richiama sempre con il pulsante "Start", dove ci sono le varie "icone" delle applicazioni installate. Già adesso con parecchi programmi installati è difficile trovarli nel menù figuriamoci domani con Windows 8. Lo so dite voi, c'è la funzione cerca ..... con il menù di Vista e 7 ho cominciato a usarla perché altrimenti col cavolo che da menù arrivi da qualche parte.
Altra chicca meravigliosa è come spegnere il PC, non c'è più il pulsante nel menù start, cercando su internet ho scoperto che si può utilizzare la vecchia combinazione "Alt+F4", configurare il pulsante di spegnimento del PC ...... e poi i tablet non si spengono, durano anche 8 ore di fila e poi ci si attacca alla corrente e quando non lo si usa lo si lascia in standby.
Ma cavolo io uso un PC !!!!!!!!!!!!! cosa mi interessa del tablet !
Insomma non fa per me, Windows non mi piace e Windows 8 mi dimostra come ancora una volta Microsoft punta più sul marketing che sulla qualità, o vuole costringere l'utenza professionale ad acquistare versioni di Windows più costose .... boh.
Poi quanto tempo ci vorrà perché ci siano applicazioni "metro" ? e dovremo sorbirci quest'interfaccia grafica per poi utilizzare le "vecchie" applicazioni ?
L'unica cosa è che sembra essere molto veloce ad avviarsi. Beh se puntano ai tablet e lasciano i tempi di avvio classici di Windows col cavolo che qualcuno lo prende in considerazione.
Per quanto mi riguarda dico :

I LOVE LINUX

Linux Mageia 2

Mageia è una distribuzione linux nata come un fork da Mandriva, una volta Mandrake, una delle distribuzioni linux più vecchie e sfortunate mai esistite.
Vecchia perchè è da anni che è presente nel panorama linux, sfortunata per via delle vicende economiche che la hanno sempre toccata.
Detto questo devo dire che non sono mai stato un grande estimatore di questa distribuzione anche se la ho da sempre considerata una delle migliori per i neofiti che si avvicinano a linux o per colore che vogliono usare linux senza sbattimenti.
Mageia, ormai giunta alla seconda release, riprende Mandriva, che credo esista ancora ma non venga più aggiornata da anni, e infatti non si notano differenze se non nel nome.
Uno dei punti di forza di Mageia, come lo era di Mandriva, è il "Centro di controllo" dal quale è possibile configurare in maniera grafica qualsiasi aspetto della distribuzione. Per chi non mastica la linea di comando è sicuramente un plus di notevole importanza. Avere una unica interfaccia da dove poter gestire hardware, aggiornamenti, utenti, servizi ecc. è fondamentale per chi non ha già una certa conoscenza di linux.
In molte altre distribuzioni ci si deve arrangiare da linea di comando oppure con tools grafici ma che vanno ogniuno per conto proprio per cui se vuoi creae un utente devi andare da una parte, per la rete lanci un altro programma, insomma il "Centro di controllo" permette di avere una visione e gestione di insieme, vi ricorda il "Pannello di controllo" di qualche altro sistema operativo ?
La gestione dei pacchetti è basata su RPM, come in Fedora e Suse, è il tool di gestione si chiama urpmi, ma ovviamente da "Centro di controllo" si possono installare i programmi con un tool grafico.
Unica, piccola, pecca del tool grafico è che di default permette la ricerca dei pacchetti che hanno una GUI, interfaccia grafica, per cui non trova le applicazioni a console. Basta scegliere dal listbox la voce "tutti" e il problema è risolto, ma questo dettaglio indica chiaramente a quale utenza si rivolga Mageia, almeno secondo il mio punto di vista.
L'installazione è stata semplicissima ed è gestita tutta da un tool grafico, non è possibile personalizzare i pacchetti da installare e la scelta è limitata solo al tipo di ambiente grafico che si vuole usare, io ho optato per KDE che è in versione 4.8.2. In fase di installazione mi è stato segnalato che la mia scheda grafica ATI Radeon 9000 necessitava di firmware non disponibile sul DVD e che avrei dovuto installare il pacchetto radeon-firmware dopo aver abilitato i repo non-free. Quando su questo stesso portatile ho installato Debian Wheezy al primo boot mi sono trovato con lo schermo completamente nero, per fortuna che sapevi già che c'era da installare un firmware ad hoc per questa scheda altrimenti mi dovevo attaccare a Google per cercare una soluzione.
KDE 4 è ormai maturo, forse già da un pezzo, e con l'arrivo di Gnome 3 ha riguadagnato punti, almeno per me, infatti mentre su questo portatile Gnome 3 gira in modalità fallback perchè la scheda non è abbastanza potente KDE gira piuttosto bene e, anche senza Compiz, fa la sua bella figura.
In conclusione devo dire che questa Mageia mi piace, non credo diventerà la mia distribuzione del cuore, ma sicuramente la consiglio a chi si voglia avvicinare a linux senza per questo dover acquisire competenza tecniche o dover imparare ad usare la linea di comando.

lunedì 16 luglio 2012

MSI GX660R

Un nuovo arrivato in famiglia.
Ci ho pensato parecchio prima di prenderlo, ero un pò dubbioso sulla qualità dei prodotti MSI ma dopo aver letto molte recensioni e visto parecchi video su You Tube mi sono deciso ad acquistarlo.
Ovviamente lo ho comprato usato sulla baia.
Devo dire che ne sono veramente soddisfatto, almeno fino ad ora.
I miei dubbi sono stati subito fugati, la qualità di questo modello rispetto al mio GX600 è decisamente superiore, anche l'estetica è molto migliore, anche se questo dipende dai gusti.
Per qunto riguarda le caratteristiche hardware questo modello monta una CPU Intel i7 840Q, quindi un quad core con hyperthreading per un totale di 8 core, la frequenza base è di 1,86Ghz che arriva a 3,2 in modalitò turbo.
Monta 8 giga di RAM e vi è uno slot libero per arrivare a 12, la grafica è affidata ad una ATI HD5870 con 1 giga di RAM DDR5 che va a pilotare un ottimo display 15,6 con 1920x1080 di risoluzione.
Il portatile monta due dischi Western Digital da 320 giga l'uno e visto che questo modello ha un chipset PM55 supporta il RAID, in questo caso è configurato per vedere un unico disco da 640 giga.
Certo che non è una soluzione minimamente valida hai fini della sicurezza in quanto un problema ad un disco invalida l'intero RAID, ma visto che si tratta di un portatile e non di un server ho preferito optare per l'opzione "più spazio" che per quella "più sicurezza".
Dicevo che anche esteticamente è molto bello, come da tradizione MSI per i notebook orientati al gaming presenta delle "particolrità", se nel GX600 c'erano delle decals molto pacchiane qui abbiamo la possibilità di attivare dei led intorno alla base e al display che fanno la loro figura, pacchiana forse, inoltre quando è acceso sul retro del display si illumina il logo MSI, come la mela sui MacBook.
Il sistema audio è denominato DYNAUDIO e sembra di buona qualità, secondo intenditori, superiore alla media dei portatili in circolazione.
Come il vecchio GX600 anche questo ha il tasto del turbo per attivare un overclock quando serve spremere più potenza.
Beh poi abbiamo tutta la solita serie di wireless Intel, Bluetooth, pccard express, lettore schede SD, sata, usb, di cui ben 2 in standard 3.0, lettore/masterizzatore di DVD.
L'unico difetto che gli posso riconoscere è l'eccessiva rumorosità delle ventole quando entrano in azione, cosa che succede abbastanza frequentemente,.
Anche se è una macchina per il gaming io non la uso per giocarci, sono l'essere più inetto ai giochi per pc che esista sulla faccia della terra, ma perchè ha un ottimo display, un processore potente, il sottosistema RAID mi incurisosiva e poi è bello, c'è poco da dire. Se il computer è bello ci si lavora anche meglio, no ?
Per il momento ci gira Windows 7 Ultimate a 64 bit, per quanto non lo so, anche se viste le caratteristiche di questo PC non dovrebbero esserci problemi a gestire Windows 7, sempre che non si pianti da solo.
Insomma questo portatile merità un 10 e lode.